Exxon Mobil compra Xto Energy

Exxon

La multinazionale petrolifera Exxon Mobil ha comunicato di aver raggiunto un accordo per acquistare Xto Energy, uno dei principali produttori di gas statunitensi, verso un corripettivo di 41 miliardi di dollari comprensivi dei 10 miliardi di dollari di debito.

Si tratta di un’operazione che verrà attuata mediante lo scambio di azioni, in particolare gli azionisti di Xto Energy riceveranno 0,7098 azioni di Exxon per ogni titolo Xto, valutato quindi 51,69 dollari, ossia con un premio del 25% sulla chiusura di venerdì.

Saras bocciata da Credit Suisse

Saras

Giornata positiva quella di Saras che sta guadagnando quasi l’1% nonostante il giudizio negativo da parte della banca svizzera Credit Suisse che in mattinata ha reso noto il proprio target price riguardo al titolo petrolifero italiano dell’azienda in grado di gestire oltre 300 mila barili di petrolio al giorno che in Europa le consegnano il titolo di leader operativo nel settore delle raffinerie.

Il titolo del gruppo Moratti ha subito oggi un deprezzamento da parte di Credit Suisse che ha infatti abbassato il target price da 3,10 a 2,10 giudicando il titolo neutrale contro al precedente giudizio che era in outperformance.

Rendimento dei dividendi italiani

dividendi

In tempo di crisi definito dal 2001 a oggi sapere quali sono i titoli azionari che garantiscono un alto rendimento può essere di vitale importanza.

Settimana scorsa abbiamo avuto modo di vedere quali saranno le società a emettere il dividendo nel 2010, oggi invece vediamo quali sono le società quotate a Piazza Affari che hanno il più alto yield ovvero il più alto rendimento azionario.

Secondo le ultime analisi i dividendi europei nell’ultimo anno hanno perso quasi il 30%, ma la situazione ovviamente non è così per tutte le società.

Petroliferi e farmaceutici a confronto

settore petrolifero

Sono i due settori maggiormente sotto i riflettori in questo momento e i titoli azionari da tenere in considerazione sono Eni, Totalfina e British Petroleum per il settore petrolifero e Bayer e Roche per il settore farmaceutico. Il titolo Bayer è un titolo molto interessante poichè l’azienda è in grado di investire in diversi settori tra cui ricordiamo il settore agroalimentare e quello della chimica fine.

Il settore agricolo infatti è quello che nei prossimi anni dovrebbe dare molte soddisfazioni. Il settore farmaceutico in America risente molto le azioni di governo e soprattutto la riforma sanitaria che è il cavallo di battaglia di Obama alle prese con la votazione in senato sulla quale si prevedono scontri.

Trimestrale Erg luglio-settembre 2009

erg

Erg ha chiuso i primi nove mesi del 2009 con una perdita di 52 milioni rispetto all’utile di 96 milioni di euro dello stesso periodo dello scorso anno, in calo anche il margine operativo lordo pari a 71 milioni rispetto a 474 milioni nel 2008. L’indebitamento finanziario netto è salito a 713 milioni, ossia è cresciuto di 199 milioni rispetto a quello registrato al 30 giugno.

Le vendite si sono attestate a 8,4 milioni di tonnellate, in calo rispetto alle 12,7 tonnellate dello stesso periodo del 2008. Di queste il 63% riguardano il mercato interno e sono pari al 6,4% dei consumi nazionali mentre il restante 37% riguarda il mercato estero.

Utili Shell terzo trimestre 2009 in calo

Il colosso petrolifero Royal Dutch Shell ha comunicato i dati relativi al terzo trimestre del 2009 dai quali emerge un utile in calo del 62% a 3,25 miliardi di dollari.

Il calo è stato causato soprattutto dal ribasso dei prezzi del petrolio e dai margini della raffinazione. Peter Voser, amministratore delegato del gruppo, si è detto piuttosto preoccupato per la situazione e per la ripresa che si preannuncia eccessivamente lenta.

Previsioni di Saipem, Saras ed Erg

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Arrivano oggi le analisi dei vari istituti finanziari del mondo su alcuni titoli petroliferi italiani.

E’ chiaro che le quotazioni dei titoli petroliferi rispecchiano l’andamento del prezzo al barile del greggio ed infatti oggi che il prezzo per un barile di petrolio è nell’intorno dei 70 dollari al barile, nel giro di un anno potrebbe raggiungere gli 82 dollari al barile.

Royal Bank of Scotland ha deciso di motificare il proprio target price nei confronti del titolo di Saipem portandolo a 22,5 euro ad azione aumentando così di 7,7 euro ad azione.

Situazione settore petrolifero

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Il ministro del Petrolio del Kuwait, Ahmad al-Abdullah al-Sabah, ha affermato che l’Opec potrebbe aumentare la produzione se i prezzi del petrolio al barile salissero sopra i 100 dollari a settembre.

Il ministro, ha anche affermato come la domanda sia ancora debole anche se in Asia si iniziano ad intravedere i primi segnali della ripresa. Questa mattina il prezzo al barile era sopra ai 71 dollari, cifra che non raggiungeva da sette mesi. I future sul light crude nei mercati asiatici salivano di 1.01 dollari a 71.01 dollari, dopo aver toccato anche l’apice di 71.10 dollari.