Banca Carige buyback al 28 dicembre del 2012

A conclusione della giornata del 28 dicembre del 2012, il Gruppo bancario Banca Carige, quotato in Borsa a Piazza Affari, deteneva direttamente numero 25.959.044 di azioni ordinarie proprie corrispondenti all’1,1937% sul totale.

A darne notizia in data odierna, lunedì 31 dicembre del 2012, è stato con un comunicato ufficiale proprio il Gruppo bancario Banca Carige dopo aver acquistato nel periodo 27-28 dicembre del 2012 numero 210.000 azioni ordinarie proprie corrispondenti allo 0,0097% delle azioni ordinarie totali.

Bilancio Banca Carige gennaio settembre 2011

Nonostante il contesto di mercato alquanto critico, il Gruppo Banca Carige nei primi nove mesi del 2011 ha riportato dei buoni risultati. Dall’esame del resoconto al 30 settembre del 2011, esaminato ed approvato dal Consiglio di Amministrazione, è infatti emersa una crescita dell’utile netto consolidato pari a ben il 38,5% a 138,7 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi dell’anno 2010; il tutto a fronte di una raccolta complessiva da clientela cresciuta nel periodo del 3,4%, e di impieghi a clientela che, con un +6,7% nei primi nove mesi dell’anno, si sono attestati a 27,1 miliardi di euro.

Questi risultati, in accordo con una nota emessa dal Gruppo bancario, sono frutto di costi operativi che sono cresciuti ma in maniera limitata, di un portafoglio crediti avente una rischiosità contenuta, ma anche del rafforzamento della propria rete distributiva accompagnata da investimenti nell’innovazione tecnologica sulla quale Banca Carige S.p.A. ha continuato a puntare senza alcuna penalizzazione.

Semestrale Banca Carige gennaio giugno 2011

Banca Carige ha presentato i risultati di bilancio del primo semestre dell’anno. La banca ligure ha fatto registrare impieghi a clientela in aumento del 9,4% annuo (4,7% nei primi sei mesi) a 26,6 miliardi, la raccolta complessiva da clientela è risultata pari a 52,6 miliardi, con un incremento del 6,8% annuo e del 3,8% nei primi sei mesi.

L’utile netto consolidato dei sei mesi è cresciuto del 5,4% rispetto alla prima metà del 2010, a quota 75,2 milioni, non raggiungendo le stime previste da Mediobanca di 78 milioni e di Equita di 107 milioni.