Accordo Russia Ucraina

accordo russia ucraina petrolioE’ stato firmato questa notte l’accordo tra Russia e Ucraina che garantirà il passaggio del petrolio dalla Russia verso l’europa dell’est con particolare interesse per la Repubblica Slovacca, Ungheria e Repubblica Ceca.

Il precedente accordo per il quale l’Ucraina voleva effettuare delle modifiche era stato firmato nel 2004. Ora, grazie a questo accordo, ha spiegato Serghiei Zinkievic portavoce dell’ente che trasporta il petrolio verso l’Unione Europea, il greggio verrà trasferito in Europa attraverso le linee presenti sul territorio ucraino con una maggiorazione del 30% sul prezzo di transito.

Settimana scorsa protagonista l’oro

oro

La settimana passata si è chiusa in maniera burrascosa con dei movimenti che hanno dato segnali di diversa natura.

Il primo movimento da notare per chi ama investire nell’oro è stato quello dell’oro che ha sfondato la barriera dei 1000 dollaro per poi ritornare sotto questo valore. I mercati azionari hanno avuto l’ennesimo crollo significativo e i titoli di stato hanno avuto un rally importantissimo.

La reazione delle principali valute fa riflettere su alcune considerazioni fatte finora relativamente alle correlazioni che hanno guidato il mercato in questi ultimi mesi. Prima fra tutte è quella relativa al movimento di dollaro e yen che hanno chiuso in pesante ribasso nei confronti di valute a maggior rendimento e mettendo a rischio quel valore intrinseco di valute più sicure che hanno avuto a partire dall’inizio di questa crisi.

Ripristinate definitivamente le forniture di gas per l’Europa

La questione gas sembra essere giunta definitivamente a termine. Sono riprese stamattina presto, infatti, le forniture di gas russo destinate all’Europa e in transito attraverso l’Ucraina.

La questione, tuttavia, ha trovato definitiva risoluzione durante la giornata di ieri, nel corso della quale Russia e Ucraina hanno accontentato le ripettive pretese firmando un contratto di dieci anni per la fornitura di gas russo a Kiev. L’accordo è stato sottoscritto da Putin e da Yulia Tymoshenko, con tanto di cerimonia ripresa dalle telecamere delle principali emittenti televisive.

L’emergenza gas non è ancora risolta

La questione gas, che ieri sembrava definitivamente risolta, sta iniziando a preoccupare notevolmente non solo i vari capi di stato dei paesi coinvolti ma anche le famiglie, seriamente preoccupate che questa crisi non solo faccia aumentare la loro bolletta ma possa anche mettere a rischio la loro salute in questo periodo di grande freddo.

La Russia, dopo che l’Ucraina aveva accettato di rifirmare l’accordo senza alcuna clausola, aveva riaperto i rubinetti del gas, ripristinando le forniture dirette in Europa e in transito attraverso l’Ucraina. L’Unione Europea, tuttavia, ha comunicato che i paesi che hanno urgente bisogno di gas non hanno ricevuto ancora niente e stanno continuando ad attingere dalle loro scorte.

L’Ucraina firma un nuovo accordo senza clausole

Stamane Gazprom ha reso noto che il suo direttore generale si recherà a Bruxelles per discutere i dettagli relativi alla ripresa delle forniture di gas provenienti dalla Russia e dirette in Europa attraverso l’Ucraina.

La decisione è stata presa questa mattina a Kiev, solo dopo che l’Ucraina ha accettato di firmare un nuovo accordo, senza alcuna condizione. La Russia, infatti, aveva dichiarato di non poter riattivare le esportazioni di gas poichè l’Ucraina aveva aggiunto, nel precedente accordo, delle clausole inaccettabili dalla Russia.

Gas: l’Ucraina acconsente all’invio di osservatori

Dopo l’interruzione delle forniture di gas avvenuta un paio di giorni fà, l’accordo tra Mosca e Kiev appare molto vicino soprattutto dopo che premier russo Vladimir Putin ha accettato l’invio di osservatori indipendenti in tutti i siti rilevanti, al fine di monitorare tutte le forniture di gas dirette veso l’Unione Europea attraverso l’Ucraina.

Questa commissione addetta al monitoraggio pare che sarà composta da ben 12 osservatori europei che avranno il compito sorvegliare il transito del gas russo verso l’Europa, in base a quelli che sono gli accordi raggiunti. A questi, poi, si aggiungeranno rappresentanti della compagnia russa Gazprom, della compagnia ucraina Naftogaz e di aziende europee.