
E’ stato l’istituto bancario stesso a comunicare tale scelta alla fine del Cda, che come ha detto Paolo Gnudi, uno dei consiglieri, si è svolto in un clima del tutto sereno, e la scelta è stata approvata da tutti.
Tutti significa che anche le Fondazioni legate a Unicredit hanno dato il loro giudizio positivo alla ricapitalizzazione. Unicredit ha anche deciso che la controllata austriaca, Bank Austria, avrà un aumento di capitale di 2 miliardi.
I 4 miliardi dell’aumento di Unicredit includono già anche gli eventuali sovrapprezzi, e a beneficiarne sarà l’indice Core Tier 1, che dal 6,85% di giugno passerà a circa 80 punti base.
Ovviamente dietro all’aumento di capitale c’è un gruppetto di banche a fare da garante: Bank of America Merrill Lynch e Unicredit Corporate & Investment banking agiranno in qualità di Joint Global Coordinator e Joint Bookrunner mentre Credit Suisse, Goldman Sachs, Mediobanca e Ubs saranno joint bookrunner.
A metà novembre si riunirà poi l’Assemblea straordinaria dei soci che dovrà decidere sul prezzo delle azioni del titolo Unicredit, e proprio a tal proposito le ultime indiscrezioni vorrebbero un calo del prezzo notevole, intorno agli 1,6-2 euro per azione, un bel 25-40% in meno rispetto al valore attuale (2,72 euro ieri).
L’intera operazione dovrebbe concludersi entro il primo trimestre 2010.
non si riesce a comprendere bene qul’è lo stata di salute attuale della banca.