Intesa San Paolo sceglie bond ibridi da 1,5 miliardi

by Redazione Commenta

Intesa San Paolo emetterà una sorta di strumenti ibridi da 1,5 miliardi di euro.

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Ieri si tenevano due importantissimi Consigli di Amministrazione, quello di Unicredit, e quello di Intesa San Paolo, ed anche in questo secondo caso la scelta è ricaduta sulla rinuncia ai Tremonti Bond, però la banca guidata da Guido Passera non si comporterà come Unicredit.

Infatti, Intesa San Paolo emetterà una sorta di strumenti ibridi da 1,5 miliardi di euro, prevedendo così di riprendere la distribuzione dei dividendi alle azioni ordinarie già nel 2010 per l’esercizio 2009.

Sfruttando l’emissione di Tier 1 Intesa San Paolo potrà beneficiare di un rafforzamento patrimoniale fino allo 0,4%, senza però dimenticare che l’istituto bancario continuerà poi a portare avanti azioni di capital management, dismissioni totali o parziali, partnership e quotazioni capaci di portare un rafforzamento patrimoniale di almeno altri 100 centesimi di punto a livello di Tier 1 e di Core Tier 1.

Intesa con tutte queste scelte punta all’obiettivo di mantenere il Core Tier 1 maggiore al 7% ed il Tier 1 maggiore all’8%, senza ricorrere ad aumenti di capitale o emissione di bond statali.

Il presidente del consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo, Enrico Salza, ha voluto poi quasi chiedere scusa al Governo per non aver scelto di utilizzare i Tremonti Bond, però Salza si è difeso affermando che le condizioni sono cambiate e i bond statali non facevano più al caso di Intesa San Paolo.

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