
In ogni caso secondo la Bce nel terzo trimestre del 2009 il prodotto interno lordo in Europa dovrebbe sabilizzarsi ulteriormente, a testimonianza del fatto che la recessione è ormai finita, ora quello che si attende è un periodo di graduale ripresa.
Quello che continua a preoccupare tutti, invece, è il settore dell’occupazione. Il rallentamento delle attività economiche conseguente la crisi economica, infatti, ha portato ad un inevitabile incremento del tasso di disoccupazione che, secondo gli esperti e secondo quanto riportato dalla Bce nel suo bollettino di settembre, potrebbe crescere ulteriormente nei prossimi mesi e costituire un ostacolo per la ripresa.
Altro dato piuttosto preoccupante è dato dal rapporto debito/Pil che è in costante aumento. Le garanzie statali alle aziende sebbene utili per queste e per l’economia dei vari paesi rappresentano al contempo una grave minaccia per la sostenibilità dei conti pubblici. Da questo punto di vista, quindi, secondo la Bce sono necessarie delle misure di risanamento.
Per quanto riguarda l’inflazione, invece, la Bce prevede che nei prossimi mesi ci sarà un ritorno a valori definiti moderatamente positivi. A tal proposito l’istituto a sottolineato come il tasso di aumento annuo dei prezzi sia risultato lievemente negativo ad agosto a causa del forte rincaro delle materie prime nel 2008.