Sta prendendo piede proprio in questi giorni una nuova truffa WhatsApp, che ci pone su un piano assai differente rispetto a quello che abbiamo preso in esame nei giorni scorsi con la storia della terza spunta blu. Come si palesa davanti ai nostri occhi la minaccia che ha preso piede nel 2025, dopo le prime segnalazioni emerse sul web a fine 2021? Cerchiamo di capirci qualcosa di più, in modo da essere preparati nel caso in cui dovessimo essere raggiunti in chat da contatti strani, coi quali non abbiamo avuto altre interazioni in passato.

I dettagli sulla truffa WhatsApp che ha preso piede di nuovo nel 2025
Le modalità con le quali hanno preso piede truffe WhatsApp in questi anni sono note a tutti. Quella venuta a galla di recente ha caratteristiche del tutto peculiari. Molti italiani sanno già che i truffatori operano anche all’interno della nota app di messaggistica. Di solito, come ha riportato anche WABetaInfo, acquistano un numero VoIP (che non è consentito utilizzare su WhatsApp) e possono avere scopi diversi. C’è chi si rivolge ad una persona specifica o a destinatari a caso.
Nel momento in cui i malintenzionati trovano un numero di telefono valido, inviano un messaggio ponendo domande molto generiche, come questa: “Scusa, chi sei? Ti ho trovato nella mia rubrica“. Tendenzialmente, sono sempre gentili con la vittima individuata, perché vogliono guadagnare la loro fiducia. In un primo momento, iniziano a chiedere semplici dettagli, come il nome, il lavoro che facciamo e quanti anni abbiamo, fino ad iniziare a fare complimenti per farci sentire a nostro agio.
Successivamente, la truffa WhatsApp si materializza quando tali soggetti chiedono di essere aggiunti ad altri social, come Facebook e Instagram, dove estrapolare dati e contatti alla portata solo di coloro che sono nella nostra cerchia. In alternativa, potrebbero scaricare nostre immagini riservate, per poi ricattarci affinché non le rendano pubbliche. Insomma, occorre fare molta attenzione.
Nel mondo della messaggistica istantanea, WhatsApp si è trasformato in uno strumento quotidiano per miliardi di persone. Purtroppo, la sua popolarità lo rende anche un terreno fertile per truffe sempre più sofisticate. I criminali informatici sfruttano tecniche di “social engineering” per manipolare le vittime e indurle a compiere azioni che compromettono la loro sicurezza e i loro dati personali. La prevenzione è la migliore difesa. È fondamentale adottare un approccio critico e diffidare di qualsiasi messaggio sospetto. Occhio dunque a questa truffa WhatsApp diventanta nuovamente attuale in Italia.