Credito banche italiane con la recessione

by Redazione Commenta

Il contesto recessivo non deve portare ad esprimere sulla qualità del credito delle banche dei giudizi affrettati.

Nonostante la portata della crisi finanziaria ed economica, caratterizzata da due fasi di recessione ravvicinate nel nostro Paese, nel biennio 2008-2009 e nel biennio 2011-2012, la qualità del credito delle banche italiane è buona anche perché gli istituti di credito hanno operato con prudenza.

A farlo presente nei giorni è stata l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, la quale in particolare ha sottolineato come il contesto di recessione non debba portare ad esprimere sulla qualità del credito delle banche dei giudizi affrettati.



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Queste considerazioni, ha altresì messo in risalto l’Associazione Bancaria Italiana con una nota, vengono tra l’altro confermate da quanto dichiarato il 31 maggio scorso dal Governatore di Bankitalia circa la corretta gestione dei crediti a rischio di deterioramento più alto da parte degli istituti di credito dopo aver effettuato delle ispezioni.

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Inoltre l’Associazione Bancaria Italiana ha ricordato come il sistema bancario italiano abbia portato avanti un rafforzamento patrimoniale che ha permesso di portare mediamente il core tier 1 sul livello del 10%, ovverosia in linea con la media europea a copertura della tipologia dei rischi assunti. In più, le banche italiane, prevalentemente a vocazione commerciale, rispetto ad altre banche internazionali presentano un’esposizione ridotta verso le attività finanziarie. Nel complesso, quindi, la qualità del credito delle banche italiane è nonostante tutto buona tenendo conto che ci sono state due recessioni ravvicinate che hanno portato in termini reali ad una perdita di Pil valutata dall’ABI in ben 7/8 punti.

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