A Piazza Affari sembra essere tornato il sereno dopo un mese di giugno davvero molto negativo e un inizio luglio incerto. A dare la spinta alla borsa milanese è stato Mario Draghi, governatore della BCE, che ieri ha utilizzato toni da colomba nel corso della conferenza stampa a commento dell’annuncio sui tassi di interesse. Il costo del denaro nell’area euro è rimasto invariato allo 0,5%, sul minimo storico e come da attese. Tuttavia, Draghi ha dichiarato che i tassi resteranno su questi livelli per un periodo di tempo molto esteso.
tassi Bce
Taglio tassi Bce visto dai Consumatori

E’ un segnale importante quello dato ieri dalla Bce per la crescita e per gli investimenti. E’ questa la posizione ufficiale del Codacons in merito alla decisione di ieri della Banca centrale europea di abbassare il costo del denaro dallo 0,75% allo 0,50%. Pur tuttavia secondo l’Associazione i tassi ieri si potevano abbassare di mezzo punto, quindi fino al livello dello 0,25%.
Tassi Bce crollano al nuovo minimo storico

In Eurolandia il costo del denaro di riferimento passa dallo 0,75% allo 0,50%, che rappresenta il nuovo minimo storico. A stabilirlo in data odierna è stata la Banca centrale europea (Bce) che ha reso noto in particolare d’aver tagliato di 25 punti base il costo del denaro dopo l’ultimo intervento sui tassi risalente al mese di luglio del 2012.
Bce mantiene tassi interesse invariati
Nell’Eurozona i tassi di interesse di riferimento rimangono invariati allo 0,75%. A stabilirlo in data odierna è stata la Banca centrale europea (Bce) presieduta da Mario Draghi per quella che è una decisione perfettamente in linea con le attese dei mercati finanziari.
D’altronde il livello del costo del denaro, bassissimo, non lascia spazio a possibili nuovi tagli in quanto gli effetti positivi sull’economia sarebbero limitati rispetto invece all’adozione di eventuali misure non convenzionali.
D’altronde il livello del costo del denaro, bassissimo, non lascia spazio a possibili nuovi tagli in quanto gli effetti positivi sull’economia sarebbero limitati rispetto invece all’adozione di eventuali misure non convenzionali.
Credito banche italiane con la recessione
Nonostante la portata della crisi finanziaria ed economica, caratterizzata da due fasi di recessione ravvicinate nel nostro Paese, nel biennio 2008-2009 e nel biennio 2011-2012, la qualità del credito delle banche italiane è buona anche perché gli istituti di credito hanno operato con prudenza.
A farlo presente nei giorni è stata l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, la quale in particolare ha sottolineato come il contesto di recessione non debba portare ad esprimere sulla qualità del credito delle banche dei giudizi affrettati.
A farlo presente nei giorni è stata l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, la quale in particolare ha sottolineato come il contesto di recessione non debba portare ad esprimere sulla qualità del credito delle banche dei giudizi affrettati.
Tassi interesse Bce al nuovo minimo storico
In linea con le attese degli analisti e del mercato, in data odierna, giovedì 5 luglio del 2012, la Banca centrale europea (Bce) ha tagliato il costo del denaro portandolo al nuovo minimo storico e, per la prima volta in assoluto dalla nascita della moneta unica, sotto la soglia dell’1%.
La Bce guidata da Mario Draghi, infatti, ha abbassato il costo del denaro di riferimento portandolo dall’1% allo 0,75% con una riduzione pari, quindi, a 25 punti base.
La Bce guidata da Mario Draghi, infatti, ha abbassato il costo del denaro di riferimento portandolo dall’1% allo 0,75% con una riduzione pari, quindi, a 25 punti base.
Prestiti Bce sostengono le linee di credito
Recentemente la Banca centrale europea, con due maxi-operazioni, ha fornito ampia liquidità al sistema bancario a fronte di tassi di interesse applicati molto accomodanti e pari solo all’1%. Ma che fine hanno fatto questi soldi?
L’opinione comune, unitamente alla critiche rivolte in Italia al sistema bancario, porta a pensare che le banche abbiano utilizzato questo denaro per nuove speculazioni e non per concedere prestiti alle famiglie ed alle imprese. E’ veramente così?
L’opinione comune, unitamente alla critiche rivolte in Italia al sistema bancario, porta a pensare che le banche abbiano utilizzato questo denaro per nuove speculazioni e non per concedere prestiti alle famiglie ed alle imprese. E’ veramente così?
Piazza Affari in leggero guadagno in attesa dei tassi BCE

Le borse europee sono partite bene questa mattina dopo l’andamento in chiaroscuro evidenziato ieri. Piazza Affari è in territorio positivo, ma ora il guadagno si è assottigliato soltanto ad un modesto +0,4% in attesa della riunione del Consiglio direttivo della BCE che deciderà il nuovo livello dei tassi di interesse nella zona euro. Il costo del denaro non dovrebbe aumentare, per cui il tasso di riferimento sarà fissato ancora all’1%.
La BCE alza tassi dall’1,25 all’1,5%
La Banca Centrale Europea alza il tasso ufficiale di riferimento dall’1,25 all’1,5%. Sono stati anche alzati il tasso sui depositi allo 0,75% e quello marginale al 2,25%. E’ in corso in questo momento la conferenza stampa del presidente Jean-Claude Trichet, iniziata alle 14.30.
Annuncio tassi Bce giovedì 4 Febbraio

Giovedì 4 Febbraio 2010 alle ore 13:45 verranno resi noto i dati relativi alla situazione macro economica europea e durante quella stessa giornata Jean-Claude Trichet annuncerà il mantenimento dei tassi di interesse all’1%.
Nessuna modifica al tasso di interesse europeo è quindi attesa nella giornata di giovedì poichè la situazione, se pur in netto miglioramento, ha bisogno ancora di un periodo crescita.