Creval declassata da Moody’s. La banca perde investment grade.

by Redazione Commenta

US-FINANCE-ECONOMY-MOODY'SCreval Credito Valtellinese, perde l’investment grade. L’agenzia di rating Moody’s, a termine della revisione iniziata il 10 dicembre 2012, ha infatti declassato la banca a Ba3 tagliando il rating di lungo termine (precedentemente a Baa3) , quello di breve termine (passato da Prime-3 a Not-Prime) e lo Standalone bank financial strength rating (abbassato da D+ a E+) con outlook stabile. I nuovi rating assegnati a Creval, riflettono i timori dell’agenzia americana circa la redditività della banca, e lasciano presagire un possibile ulteriore declassamento.Le motivazioni alla base della decisione di Moody’s sono riconducibili al rapido deterioramento della redditività di Credito valtellinese, effetto del peggioramento della qualità del credito, in uno scenario economico  ancora recessivo. 

Credito Valtellinese ha archiviato il primo semestre 2013 con un crollo dell’utile del 90% (da 28,45 è passato a 2,83 milioni di euro!) ed  ha registrato una lieve flessione del Core Tier 1, scivolato dall’8,01% di fine 2012 all’8% di fine giugno 2013. Moody’s ritiene che la redditività del Credito Valtellinese  si manterrà debole nel medio periodo con inevitabili effetti sul capitale della banca.

Creval, da parte sua, non concorda con le motivazioni di Moody’s e sostiene che nella formulazione del giudizio espresso dall’agenzia, non sarebbero stati presi in considerazione alcuni  “fondamentali specifici e generali in un orizzonte di medio-lungo termine, in un contesto in via di progressiva normalizzazione”.

In particolare Creval si riferisce alla ripresa registrata nel secondo trimestre 2013 del margine di interesse (destinata peraltro a trovare ulteriore conferma nei prossimi mesi), ad alcuni  recenti dati macroeconomici, segnali di un possibile recupero dell’economia italiana entro fine anno, al piano di ristrutturazione implementato dalla banca nel biennio 2011-2012 (che consentirà ulteriori riduzioni dei costi operativi), e alle iniziative di repricing (destinate ad espandere i ricavi del gruppo).

Ed ancora, Moody’s non avrebbe preso atto dei miglioramenti di Creval sul fronte patrimoniale, ed in particolare il riscatto anticipato dei Tremonti bond emessi dall’istituto (senza peraltro fare alcun ricorso ad aumenti di capitale) e l’andamento del Core Tier 1, che al 30 giugno 2013 si attestava all’8% rispetto al 6,3% dell 31 dicembre 2011.

Tali fattori, ignorati da Moody’s ai fini della valutazione, si tradurranno secondo Creval Credito Valtellinese, in una ulteriore e progressiva ripresa della redditività operativa con conseguente incremento della loss absorption capacity.

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