La situazione bancaria dopo gli stress test

by Redazione Commenta

Dopo gli stress test dei giorni scorsi in America, Morgan Stanley ha deciso di aumentare il proprio capitale di 3.5 miliardi di dollari.

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Dopo gli stress test dei giorni scorsi in America, Morgan Stanley ha deciso di aumentare il proprio capitale di 3.5 miliardi di dollari.

Secondo i test condotti la settimana passata, Morgan Stanley aveva bisogno di 1.8 miliardi di dollari per rafforzare il capitale. Così la banca emetterà 146 milioni di nuove azioni dal valore di 24$ l’una, con un notevole tasso di sconto rispetto alla chiusura di Wall Street.

Morgan Stanley prevede così di accumulare 3.5 miliardi di dollari durante questa offerta che si concluderà il 13 maggio.

E’ stato inoltre dichiarato che Mitsubishi Ufg (uno dei principali investitori della banca) ha acquisito 25 milioni di nuove azioni. Inoltre la banca emetterà anche 4 miliardi di obbligazioni senior non garantite dal governo più altri 3 miliardi.

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Un’altra banca, Wells Fargo, secondo gli stress test avrebbe dovuto vendere 6 miliardi di dollari di nuove azioni ma ne ha vendute addirittura 7.5 miliardi dopo aver incrementato il numero dei titoli in vendita.
Sempre secondo gli stress test nella peggiore delle ipotesi nel campo bancario, le banche potrebbero far segnare una perdita complessiva pari a 600 miliardi di dollari nel periodo 2009-2010. Ricordiamo che le banche hanno tempo fino al 9 giugno per presentare il piano di ricapitalizzazione e fino a inizio novembre per attuarlo.

Un commento alla vicenda arriva dai responsabili di Intesa San Paolo: “Anche se lo scenario macroeconomico associato al caso avverso ipotizzato negli stress test non è particolarmente negativo: -3,3% di crescita per il 2009, le ipotesi sulle perdite dell’attivo delle banche sono abbastanza pessimistiche. Pertanto l’esito degli stress test, costringendo le banche più deboli a ricapitalizzarsi, riduce i rischi sistemici. Rimangono però aperti i rischi su singole istituzioni che hanno un attivo particolarmente esposto in caso di scenari più negativi.”

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