Ubs fornirà 4.450 nominativi al fisco americano

by Redazione Commenta

Già qualche giorno Stuart Gibson, legale del Dipartimento di Giustizia Usa, aveva comunicato la notizia secondo la quale Ubs e il governo..

ubs-bank

Già qualche giorno fa Stuart Gibson, legale del Dipartimento di Giustizia Usa, aveva comunicato la notizia secondo la quale Ubs e il governo americano hanno finalmente raggiunto un accordo extragiudiziale che avrebbe consentito di porre fine ad una lunga disputa senza dover ricorrere al tribunale.

I dettagli dell’accordo, tuttavia, sono stati resi noti solo poco fa da Hans-Rudolf Merz, il presidente della Confederazione, che ha comunicato che in base all’accordo Ubs dovrà fornire al fisco statunitense i nominativi di solo 4.450 persone sospettate di aver evaso il fisco, su un totale di ben 52.000 nominativi. Ubs, inoltre, a seguito di questo accordo non dovrà pagare alcuna multa.


La banca elvetica e il governo americano, quindi, sono riusciti a raggiungere un accordo dopo aver rinviato più volte la prima udienza del processo relativo alla causa intentata dal fisco americano che con la sua azione legale era intenzionato ad ottenere i 52.000 nominativi.


Il fisco, quindi, si è dovuto accontentare di avere solo 4.450 nominativi che però sono assolutamente certi visto che il tribunale avrebbe potuto anche giudicare a favore di Ubs dal momento che la banca non voleva comunicare i nominativi per evitare di violare le leggi svizzere relative al segreto bancario, leggi che in questo caso non verranno violate perchè si farà ricorso all’accordo relativo ad una maggiore collaborazione in materia fiscale siglato poco tempo fa tra Berna e Washington.

Ma a quanto pare il governo americano ha deciso di dichiarare guerra alle banche svizzere. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, infatti, dopo aver chiuso la disputa con Ubs il fisco americano è intenzionato ad agire contro altre banche svizzere ed europee, circa 10 in totale. Tra queste il quotidiano ha citato Credit Suisse Group, Julius Baer Holding, Zurcher Kantonalbank e Union Bancaire Privee (UBP).

Per ora, tuttavia, non è ancora stata mossa alcuna accusa, il tutto rientra ancora nell’ambito di una preliminare fase investigativa.

Leave a Reply

Your email address will not be published.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>