Ubs promuove il titolo Anima Holding, portando il target price da neutral a buy e lasciando il target price invariato a quota 6,80 euro.

Ubs promuove il titolo Anima Holding, portando il target price da neutral a buy e lasciando il target price invariato a quota 6,80 euro.

Le prestazioni delle utility europee hanno deluso le attese. Tuttavia le condizioni esterne sfavorevoli le costringeranno, stando agli analisti di Ubs, a intraprendere azioni che porteranno in prospettiva a un aumento della redditività del capitale (roe) e dell’utile (eps).
Ubs ha rivisto ancora la propria esposizione sul mercato europeo, andando a incrementare le proprie partecipazioni in diverse società del vecchio Continente. Per quanto concerne il mercato italiano, ad essere terminata nell’occhio degli impieghi dell’istituto elvetico è stata soprattutto Intesa Sanpaolo, che insieme ad ABB Ltd e Hutchson Whampoa è stata ricompresa nella Global Top 40 Stock List. Cerchiamo di capirne le motivazioni, e le valutazioni dell’istituto nei confronti della banca italiana.
La banca d’affari americana Morgan Stanley ha stilato una classifica delle dieci banche più interessanti a livello europeo, attraverso la valutazione di alcune variabili-chiave come la capacità di generare profitti, la focalizzazione nel core business, l’impegno ad aumentare i dividendi. Gli specialisti di Morgan Stanley hanno stilato una lista di preferred stocks sulla base delle potenzialità di rialzo dei titoli in borsa. La lista comprende dieci banche giudicate con rating “outperformâ€, ovvero faranno meglio del mercato di riferimento.
Maglia nera a Piazza Affari anche nella seduta odierna per il titolo Finmeccanica, finito nella bufera a seguito dell’arresto del suo presidente e amministratore delegato Giuseppe Orsi. Alla borsa di Milano le azioni del gruppo aerospaziale e della difesa, controllato dal Tesoro, evidenziano una perdita del 2,74% a 4,048 euro. I prezzi sono scesi fino a 4,’2 euro, toccando così il livello più basso degli ultimi due mesi. Stamattina Orsi è sotto torchio nel carcere di Busto Arsizio davanti al gip di Luca Labianca.
Il 2013 sarà ancora favorevole ai paesi emergenti, mentre gli Stati Uniti e i paesi “core†dell’Europa dovrebbero crescere a ritmi più elevati rispetto agli ultimi mesi in un contesto di mercato caratterizzato da tassi ai minimi e inflazione nettamente sotto controllo. E’ questo, in sintesi, lo scenario delineato dal dott. Loris Centola, co-head chief investment officer di Ubs Wealth Management Research, intervistato da MF-Milano Finanza. Secondo l’esperto in Europa bisognerà proseguire sulla strada dell’austerity e tenere sotto controllo il rischio politico.

La decisione è stata presa a seguito del taglio attuato sulle stime dell’utile per azione relative al 2012 e al 2013, che sono state ridotte rispettivamente dell’8% (da 4,94 a 4,54 euro) e del 10%.

A Piazza Affari il titolo Mps risente del taglio arrivato dalla banca svizzera, nel pomeriggio segna infatti una flessione dello 0,76% a 0,1955 euro.

Il problema principale, oltre a quello più economicamente evidente, è quello della perdita di prestigio di uno degli istituti creditizi più in vista del globo che ha causato, ovviamente, le dimissioni dell’illustre chief executive officer Oswald Gruebel.

Nonostante il taglio del target price e delle stime dell’utile per azione relativo al prossimo anno, la valutazione complessiva della banca svizzera risulta comunque positiva dal momento che è stato ribadito rating “buy”.

Ad essere colpiti in particolare sono stati i prezzi dei titoli delle banche di medie dimensioni, sfavoriti dalla redditività inferiore rispetto alle grandi banche e dai maggiori aumenti di capitale in proporzione.

Però gli analisti della banca tedesca fanno notare che nella seconda metà dell’anno potrebbero esserci difficoltà del portafoglio ordini, proprio per questo l’utile netto 2011/2012 è stato ridotto del 7%, portando al taglio del target price. Il rating è stato confermato a buy.


Il titolo, ovviamente, ha tratto incredibile beneficio dalla notizia, schizzando in borsa e raggiungendo quota 22,74 a +2,16% guadagnando in brevissimo tempo circa 1/3 del volume complessivo di un’intera seduta.