Anche oggi il titolo Unicredit è in forte rialzo a Piazza Affari, facendo nettamente meglio del mercato di riferimento. Le azioni della banca di Piazza Cordusio mostrano un progresso del 2,13% a 3,832 euro, ma il titolo ha toccato un massimo intraday a 3,85 euro
Anche oggi il titolo Unicredit è in forte rialzo a Piazza Affari, facendo nettamente meglio del mercato di riferimento. Le azioni della banca di Piazza Cordusio mostrano un progresso del 2,13% a 3,832 euro, ma il titolo ha toccato un massimo intraday a 3,85 euro. Si tratta del livello più alto dallo scorso metà settembre. Intanto, la banca milanese ha lanciato un nuovo bond senior dal controvalore complessivo di 750 milioni di euro. La scadenza è quinquennale (gennaio 2018), mentre la cedola annua è del 3,375%.
Il prezzo di emissione è stato 99,687. Il rendimento offerto è pari a uno spread di 255 punti base sopra il tasso midswap. La nuova emissione obbligazionaria ha ottenuto un grande successo, soprattutto tra i fondi stranieri. Grazie a un order book finale superiore ai 2 miliardi di euro, è stato possibile restringere lo spread di emissione a 255 punti base dai 270 bp previsti inizialmente.
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Il collocamento ha visto la partecipazione di ben 250 investitori istituzionali. L’interesse maggiore è giunto dai fondi (63%), poi le banche (19%) e le compagnia di assicurazione (17%). Gli acquisti maggiori sono comunque giunti dagli investitori italiani (23%), poi francesi (22%), poi inglesi e irlandesi (18%), tedeschi e austriaci (14%) e infine investitori del Benelux (10%). Intanto, in borsa il titolo continua a riscuotere un buon successo tra investitori, trader e analisti.
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Ieri Equita Sim ha evidenziato in un report come Unicredit sia sempre più orientata a un maggiore focus sul contenimento dei costi e sulla difesa dei ricavi. Nel biennio 2013-2014 la banca milanese si aspetta un risparmio di costi di ben 100 milioni di euro. A Piazza Affari, da inizio 2012 le azioni ordinarie Unicredit hanno messo a segno una performance negativa del 10,4%. Il minimo più basso dell’anno è stato toccato ad inizio gennaio scorso a 2,2 euro.