Il quarto trimestre del 2012 ha dato qualche timido segnale di ripresa per D’Amico, società attiva nel trasporto marittimo. Dopo ben quattordici trimestri consecutivi in perdita, la società è tornata in utile
Il quarto trimestre del 2012 ha dato qualche timido segnale di ripresa per D’Amico, società attiva nel trasporto marittimo. Dopo ben quattordici trimestri consecutivi in perdita, la società è tornata in utile. Non accadeva, quindi, dal primo trimestre del 2009. Il risultato netto è stato pari a un milione di dollari. A Piazza Affari le azioni D’Amico, quotate con il ticker “DISâ€, hanno chiuso la seduta di borsa con un rialzo del 9,93% a 0,465 euro. Durante la seduta i prezzi erano saliti fino a 0,5085 euro.
Si tratta del livello più alto registrato dal titolo alla borsa di Milano da fine marzo 2012. Abbastanza sostenuti anche i volumi di scambio, che sono stati i più alti da oltre due settimane. L’amministratore delegato Marco Fiori ha sottolineato che il risultato positivo dell’ultimo trimestre del 2012 sta anticipando la ripresa del settore delle navi cisterna attesa per quest’anno.
â–º BILANCIO JUVENTUS PRIMO SEMESTRE 2012-2013
D’Amico sta migliorando le proprie performance, tanto che già a gennaio ha ottenuto ritorni medi giornalieri sullo spot pari a 14.071 dollari. L’ad di D’Amico ha una view positiva per il futuro del settore, in particolare il segmento delle navi MR. Fiori si aspetta un consolidamento della capacità di raffinazione al di fuori dei paesi Ocse. Nei prossimi anni viene stimato un incremento della domanda di tonnellaggio-miglia e tassi di utilizzo delle navi più elevati.
â–º EURO PUO’ SCENDERE SOTTTO 1,30 DOLLARI CON LA CRISI POLITICA ITALIANA
Il bilancio 2012 si è complessivamente chiuso con una perdita di 106 milioni di dollari, in crescita rispetto al rosso di 21,01 milioni del 2011, a causa della svalutazione della flotta per 85 milioni di dollari. I ricavi da noleggio sono scesi a 183,42 milioni di dollari, mentre il risultato operativo lordo è diminuito a 20,21 milioni. L’indebitamento netto è sceso a 220,7 milioni di dollari.