Il semestre è stato archiviato da Esprinet con un fatturato consolidato in contrazione anno su anno del 4% a 949,3 milioni di euro a fronte di un Ebit in calo del 5% a 17,6 milioni di euro.
Si è chiuso con i principali indicatori economici in moderato calo il primo semestre del 2012 per Esprinet S.p.A., società quotata in Borsa a Piazza Affari ed operante nel comparto della distribuzione di prodotti di informatica e di elettronica di consumo alle imprese.
Nel dettaglio, il semestre è stato archiviato da Esprinet con un fatturato consolidato in contrazione anno su anno del 4% a 949,3 milioni di euro a fronte di un Ebit in calo del 5% a 17,6 milioni di euro, e di un utile netto in discesa del 4% a 10,2 milioni di euro rispetto ai 10,6 milioni di euro al 30 giugno del 2011.
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Per quel che riguarda l’evoluzione prevedibile della gestione, durante il primo semestre del 2012 la società quotata in Borsa a Piazza Affari, in virtù della debolezza delle economie del Vecchio Continente, ed in particolare di quelle del Sud Europa, ha riscontrato crescenti incertezze legate in particolar modo alla crisi dei debiti sovrani.
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Con la conseguenza che c’è stato un impatto sia sui consumi dei privati, sia sugli investimenti delle imprese. Nel dettaglio, rispetto al segmento consumer quello business secondo Esprinet, pur essendo comunque sotto pressione, mostra maggiore resistenza sebbene la visibilità ridotta indebolisca capacità di investire delle imprese. Considerando tale scenario, Esprinet continuerà ad investire da un lato per migliorare ulteriormente la propria proposta verso i fornitori e verso i clienti, e dall’altro per rafforzare la propria posizione di mercato e per mantenere il proprio vantaggio competitivo.
Nel dettaglio, il semestre è stato archiviato da Esprinet con un fatturato consolidato in contrazione anno su anno del 4% a 949,3 milioni di euro a fronte di un Ebit in calo del 5% a 17,6 milioni di euro, e di un utile netto in discesa del 4% a 10,2 milioni di euro rispetto ai 10,6 milioni di euro al 30 giugno del 2011.
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