
Sono rimasti invariati rispetto allo scorso anno i ricavi della divisione wholesale il cui ammontare è risultato essere pari a 429,8 milioni, mentre il fatturato della divisione retail è salito a 793,8 milioni da 782,2 milioni del 2008.
Sono rimasti invariati rispetto allo scorso anno i ricavi della divisione wholesale il cui ammontare è risultato essere pari a 429,8 milioni, mentre il fatturato della divisione retail è salito a 793,8 milioni da 782,2 milioni del 2008.
Il fatturato totale del gruppo è diminuito del 34,5% a 548,01 miliardi di yen, circa 4,1 miliardi di euro, mentre l’utile netto è calato del 52% a 69,49 miliardi di yen, vale a dire 519 milioni di euro.
E’ salita anche l’Ebitda (earnings before interest and tax) a 1,499 miliardi facendo segnare un +0,4%.
Purtroppo per Bayer questi risultati parlano chiaro e sono molto distanti dalle previsioni ottimistiche delle settimane scorse, quando si prevedeva addirittura un profitto di 307 milioni di euro ed un fatturato di 7,54 miliardi.
Ferrari ha chiuso così i primi nove mesi del 2009 con ricavi pari a 1.287 milioni di euro, mentre nello stesso periodo dell’anno scorso erano stati 1.419.
E’ sceso il numero di vetture consegnate del 6,9%, con 4.680 auto vendute; l’utile della gestione ordinaria ha raggiunto 176 milioni contro i 243 milioni dello scorso anno.
Saipem ha chiuso infatti i primi nove mesi dell’anno con un incremento del 6% dei ricavi portandosi così a totalizzare 7,7 miliardi di euro.
Risultati questi che sebbene siamo negativi sono stati accolti in maniera positiva soprattutto perchè migliori rispetto alle attese degli analisti che parlavano di perdite di circa 10 miliardi di yen sia per gli utili netti che per quelli operativi.
La situazione dei petroliferi in Europa oggi è tutta in salita grazie anche all’uscita del terzo trimestrale di BP (British Petrol) che ha totalizzato, nonostante la forte perdita del fatturato, dei ricavi ben superiore alle aspettative grazie anche al taglio delle imposte portandosi così a chiudere un bilancio con una diminuzione dell’utile netto del 33,7% (5,34 miliardi di dollari contro gli 8 del 2008, le stime erano peggiori).
L’anno 2009 si chiuderà con un margine operativo lordo limitatamente positivo e il quadro prospettato non è dei migliori con una diminuzione del giro d’affari del 12,5% e questo è causato soprattutto dalla perdita delle entrate pubblicitarie sui giornali gestiti dal gruppo.
Negli ultimi tre mesi, in particolare, Verizon ha registrato un utile di 1,18 miliardi di dollari, ossia 41 centesimi per azione contro i 59 registrati nel terzo trimestre del 2008. Se si escludendo gli oneri straordinari i profitti sono pari a 60 centesimi per azione, contro i 66 centesimi dello scorso anno.
La riduzione degli utili nel 2009 dovrebbe essere del 17% portandosi così a 117 milioni di euro confronto ai 141 del 2008 e questo è spiegato anche dai rimborsi che la compagnia ha dovuto elargire nei confronti dei propri clienti che hanno subito danni per via di molte calamità naturali e questa diminuzione si potrà sentire fino al 2011.
Più in generale il giro d’affari per la società di Redmond è calato del 14% a quota 12,92 miliardi di dollari.
I risultati operativi di bilancio sono molto incoraggianti addirittura superiore alle stime. Nel 2009 l’azienda di software chiuderà con un fatturato di 739,1 milioni di euro risultato decisamento buono rispetto alle previsioni di 715 milioni di euro.
Pensiamo solamente a questo dato interessante: a metà della seduta di ieri erano passati di mano un milione di azioni del titolo, contro gli 1,4 milioni di media giornalieri.
Ovviamente L’Espresso ha risentito anche della debolezza del settore, come confermano anche molti analisti.