Fiat soffre in borsa su possibile downgrade di Fitch

Ieri il titolo Fiat ha chiuso in ribasso, mostrando una flessione del 2,3% a 4,496 euro. Le azioni della casa automobilistica torinese sono state penalizzate dall’annuncio dell’agenzia di rating Fitch

Ieri il titolo Fiat ha chiuso in ribasso, mostrando una flessione del 2,3% a 4,496 euro. Le azioni della casa automobilistica torinese sono state penalizzate dall’annuncio dell’agenzia di rating Fitch, che avrebbe messo il gruppo sotto osservazione per un possibile downgrade. Fitch avrebbe messo in evidenza le recenti azioni intraprese dal Lingotto e la francese Psa. Secondo gli analisti dell’agenzia, nel medio termine ci saranno sinergie sul giro d’affari e sui costi.

Tuttavia, in caso di mancato miglioramento della redditività e della generazione di cash flow nel 2013 e nel 2014, il rating di Fiat potrebbe essere tagliato al livello “B”. Fitch paragona la posizione di Fiat e Psa a quella in cui si trovavano nel periodo 2005-2008 le case automobilistiche americane Ford e General Motors. Ad ogni modo Fitch ha sottolineato che oggi le due società europee sono più forti di quanto invece non lo erano le due case americane nel periodo summenzionato.

Il rating di Fiat è attualmente “BB” secondo Fitch, che assegna un outlook “negativo”. Fiat è sotto i riflettori in questa fase, in quanto si continua a parlare del futuro del Lingotto in Italia. Resta acceso il dibattito con i sindacati, che ieri non si sono presentati al tavolo del ministero del Lavoro per discutere delle problematiche relative alle strategie del gruppo Fiat in Italia.

Era presente solo il segretario della Cgil, Susanna Camusso. Intanto, però, l’amministratore delegato del gruppo torinese, Sergio Marchionne, ha ribadito che la Fiat non ha intenzione di abbandonare l’Italia. La tensione resta alta e il titolo in borsa sembra risentirne, visto che dai massimi di periodo di 4,9 euro ha perso il 9% in 12 giorni.