
Gli analisti di Equita sim, in particolare, hanno abbassato le loro stime di Eps 2011 a 1,93 euro rispetto ai 2,03 euro stimati dal consenso, mentre gli esperti di Goldman Sachs hanno tagliato le stime di Eps 2011-2012 portandole rispettivamente da 1,97 a 1,90 euro e da 2,39 a 2,29 euro.
► CESSIONE QUOTA SNAM POSITIVA PER ENI SECONDO GOLDMAN SACHS
Intermonte ha invece comunicato di aver tagliato del 7% le previsioni sull’utile operativo e del 10% quelle sull’utile netto rettificato a fronte delle previsioni che vedono un minore livello di produzione, una maggiore pressione sui margini da trading del gas e perdite più rilevanti per quanto riguarda la raffinazione e la petrolchimica. Nonostante questo, tuttavia, gli analisti di Intermonte hanno confermato rating “outperform” sul titolo e le previsioni sul dividendo 2012 a 1,04 euro per azione, soprattutto in considerazione di alcuni fattori positivi e tra i quali figura il riavvio della produzione in Libia, la recente scoperta di nuovi giacimenti e la cessione di Snam e Galp.
► POSSIBILE DIVIDENDO EXTRA ENI PER CESSIONE SNAM RETE GAS
Gli analisti di Cheuvreux hanno invece tagliato le stime di Ebit del quarto trimestre 2011 da 5,2 a 4,34 miliardi di euro, citando tra i fattori che hanno portato a questa decisione, oltre al debole contesto che ha caratterizzato il quarto trimestre, anche la concreta possibilità che i risultati del settore Gas & Power potrebbero non trarre beneficio dalla rinegoziazione dei contratti di fornitura di gas di lungo periodo con Gazprom.
A Piazza Affari il titolo Eni non risente dei tagli alle stime attuati dagli analisti, nel pomeriggio segna infatti un rialzo dello 0,77% a 16,96 euro.