Raggiunto accordo Eni Gazprom per fornitura gas

Al termine di un incontro tra il presidente del Management Commettee di Gazprom, Alexy Miller, e l’amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, il colosso energetico italiano ha comunicato di aver finalmente raggiunto l’accordo con l’azienda russa sui contratti di fornitura del gas.

Gli esperti hanno definito la notizia una tappa importante nell’ambito di una partnership che dura ormai da ben quarant’anni, soprattutto in considerazione del fatto che le negoziazioni duravano ormai da diverso tempo.

Previsioni Eni esercizio 2011 tagliate dagli analisti

Gli analisti di alcune tra le principali banche d’affari hanno tagliato le loro previsioni su Eni dopo che il management del gruppo energetico, nel corso di un’audizione tenuta ieri alla Camera, ha fornito le prime indicazioni in relazione ai risultati dell’esercizio 2011.

Gli analisti di Equita sim, in particolare, hanno abbassato le loro stime di Eps 2011 a 1,93 euro rispetto ai 2,03 euro stimati dal consenso, mentre gli esperti di Goldman Sachs hanno tagliato le stime di Eps 2011-2012 portandole rispettivamente da 1,97 a 1,90 euro e da 2,39 a 2,29 euro.

Titolo Eni in rialzo per riavvio produzione in Libia

A Piazza Affari il titolo Eni viaggia in territorio positivo segnando nel primo pomeriggio un guadagno di oltre due punti percentuali a quota 12,62 euro.

A influire positivamente sul titolo è la notizia arrivata poche ore fa mediante un comunicato diffuso dalla stessa società energetica e con il quale è stato annunciato il riavvio della produzione in Libia.

Eni lancia bond a sei anni per 1 miliardo di euro

Eni ha comunicato l’approvazione da parte della Consob del prospetto informativo riguardante l’offerta pubblica di sottoscrizione e l’ammissione a quotazione delle obbligazioni riservate ai risparmiatori italiani per un valore complessivo pari ad un miliardo di euro, ma che potrà essere ulteriormente incrementato fino a due miliardi di euro in caso di eccesso della domanda.

L’offerta partirà il 14 settembre e terminerà il 4 ottobre 2011, in particolare ai risparmiatori sarà offerta la possibilità di sottoscrivere obbligazioni Eni a tasso fisso (Eni TF 2011/2017) e/o obbligazioni Eni a tasso variabile (Eni TV 2011/2017) di durata pari a 6 anni. In entrambi i casi il capitale verrà restituito interamente alla scadenza dei prestiti.

Titolo Eni in perdita per calo prezzo del petrolio

A Piazza Affari il titolo Eni cede oltre due punti percentuali a quota a 12,5 euro, una performance negativa dovuta oltre che alla perdita di fiducia degli investitori per via della possibile recessione economica anche e soprattutto al crollo del prezzo del petrolio. Il Wti, in particolare, ieri ha perso il 5,7% mentre oggi segna una flessione del 2,7%.

Non sono servite a risollevare l’andamento della quotazione nemmeno le buone notizie arrivate dalla Libia, dove ribelli libici entro le prossime tre settimane potrebbero riprendere la produzione di petrolio in due giacimenti.

Chiusura trattative Eni Petrobras per cessione Galp

Le indiscrezioni di stampa circolate nei giorni scorsi e che avevano causato un calo del titolo Eni a Piazza Affari si sono rivelate fondate. Petrobras, infatti, ha confermato di aver chiuso le trattative con Eni volte all’acquisto della quota del 33% in Galp Energia.

Il fallimento della cessione della quota detenuta in Galp, tuttavia, sembra non preoccupare affatto il colosso energetico italiano. A dimostrarlo è stato l’amministratore delegato Paolo Scaroni, il quale ha confermato che l’azienda non ha alcuna fretta di cedere la partecipazione detenuta in Galp, soprattutto alla luce del fatto che fino ad ora si è rivelata un ottimo investimento per Eni.

Eni in calo per rischio fallimento cessione Galp

Nonostante il rialzo del prezzo del petrolio a Piazza Affari il titolo Eni cede lo 0,66% a 17,94 euro, un ribasso che probabilmente caratterizzerà l’intera seduta a causa delle indiscrezioni di stampa pubblicate stamani e che parlano della rinuncia di Petrobras alle trattative per l’acquisto di Galp a causa delle difficoltà incontrate nel tentativo di riuscire ad arrivare ad un accordo sul prezzo.

Secondo i rumors circolati nei mesi scorsi Petrobras avrebbe offerto 3,5 miliardi a fronte di una richiesta di Eni di 4,5 miliardi e a fronte di valore di mercato di circa 4 miliardi.

Titolo Eni in calo dopo bocciatura Barclays

Alla vigilia della presentazione dei dati trimestrali, il titolo Eni a Piazza Affari continua a perdere quota soprattutto per via del downgrade deciso da Barclays, che stamane ha tagliato il rating su Eni, portandolo da “overweight” ad “underweight”, e il target sul prezzo da 25,50 a 18,50 euro.

A spingere la banca d’affari a bocciare il titolo del colosso energetico è soprattutto la convinzione che la divisione Gas & Power inciderà negativamente sia sui risultati trimestrali che sul titolo dell’impresa energetica italiana. Barclays, inoltre, ha spiegato che la profittabilità del business del gas nell’ultimo periodo è diventata meno prevedibile rispetto alle previsioni dello stesso management di Eni.

Rating Eni tagliato da Standard & Poor’s

Standard & Poor’s ha tagliato il rating del titolo Eni portandolo a A+ dal precedente AA-, ricollegando la sua decisione all’attuale indebitamento di Eni e ai livelli di leverange ritenuti non compatibili con la precedente valutazione, soprattutto alla luce del fatto che non sono previsti cambiamenti a breve termine.

Per Equita la decisione di Standard & Poor’s era ssolutamente prevedibile dal momento che lo stesso management di Eni aveva preso in considerazione questa possibilità nel corso dell’ultima conference call.