Nomura ha comunicato stamane di aver rivisto al rialzo il rating sulla quotazione Parmalat, portandolo a "neutral" dal precedente "reduce", e...
Le indiscrezioni di ieri su un possibile aumento del prezzo dell’Opa da parte di Lactalis su richiesta della stessa Parmalat si sono rivelate sostanzialmente infondate, in quanto nel corso della riunione del Consiglio di amministrazione il board si è limitato a nominare Godman Sachs come advisor, senza discutere sul prezzo dell’offerta.
Pur non procedendo alla richiesta di un aumento del prezzo dell’Opa, il Consiglio di amministrazione di Parmalat ha definito l’offerta non sollecitata e non concordata, lasciando quindi intendere un certo disappunto. Un giudizio definitivo ed esplicito a riguardo, tuttavia, dovrebbe arrivare a breve in concomitanza con l’approvazione dei conti trimestrali, in programma il prossimo 12 maggio.
Nel frattempo pare che le associazioni dei consumatori abbiano già provveduto a presentare ricorso al Tar del Lazio, chiedendo che venga bloccata l’Opa di Parmalat in quanto viola il principio di trasparenza previsto dalla legge italiana, dal momento che Lactalis non pubblica bilanci da diversi anni.
Nel frattempo la quotazione Parmalat a Piazza Affari si colloca molto vicina al prezzo dell’Opa di Lactalis, segnando un flessione dello 0,08% a 2,594 euro.