I risultati realizzati da Fiat nel corso del terzo trimestre dell'anno hanno evidenziato una crescita non solo dal punto di vista operativo...
Al 30 settembre 2011, ricordiamo, l’indebitamento netto industriale della casa automobilistica torinese è passato a 5,8 miliardi di euro dai 3,4 miliardi di euro registrati alla fine del mese di giugno.
► BILANCIO FIAT GENNAIO SETTEMBRE 2011
Tale incremento non è stato giudicato preoccupante dagli analisti di Banca Akros, secondo cui la crescita del livello di indebitamento registrata al termine del mese scorso deriva semplicemente dalla natura stagionale del business, motivo per il quale gli analisti della banca d’affari hanno deciso di mantenere invariato il loro giudizio sul titolo Fiat (rating “accumulate” e target price a 6 euro).
► CONVERSIONE AZIONI FIAT RISPARMIO E PRIVILEGIATE IN ORDINARIE
Nonostante le rassicurazioni degli analisti e nonostante contestualmente alla pubblicazione dei dati trimestrali siano stati confermati gli obiettivi per il 2011 (debito netto 2011 tra i 5 e i 5,5 miliardi di euro), a Piazza Affari il titolo Fiat registra un vero e proprio crollo. Intorno alle 15:30 segna infatti una flessione di oltre sei punti percentuali a 4,542, dopo essere stato in asta di volatilità e aver toccato il minimo a 4,536 euro.
Ad influire sull’andamento del titolo, oltre alla crescita dell’indebitamento, sono anche le preoccupazioni in merito al raggiungimento degli obiettivi prefissati per il 2012.
Analogo andamento è stato registrato anche dal titolo Fiat industrial, che poco dopo le 15:00 è stato sospeso per eccesso di ribasso dopo aver registrato un calo del 6,5% a 6,44 euro per azione.