Banche americane guadagnano dalla crisi italiana

by Redazione Commenta

Negli ultimi mesi le banche americane hanno ridotto notevolmente l’esposizione verso il debito sovrano dei paesi periferici europei. La trimestrale di Morgan Stanley ha evidenziato una drastica riduzione dell’esposizione verso i PIIGS a 2,4 miliardi di dollari. A fine dicembre gli investimenti in titoli di stato dei PIIGS (Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia, Spagna) ammontavano a 6,44 miliardi di dollari, di cui 4,9 miliardi nei bond italiani. A gennaio si era già a 3,06 miliardi di dollari. Inoltre, lo scorso 3 gennaio Morgan Stanley ha chiuso un contratto derivato con l’Italia da 3,4 miliardi di dollari.

Morgan Stanley non solo ha ridotto l’esposizione sul rischio sovrano dei PIIGS, ma ha anche venduto CDS di Italia e Spagna per circa un miliardo di dollari. Ha incrementato, però, l’esposizione sulla Francia a 4,14 miliardi di dollari da 1,71 miliardi di fine dicembre scorso. Altre grandi banche d’affari americane stanno tagliando gli investimenti in bond sovrani dei PIIGS, ad esempio Bank of America. Nei bilanci dei colossi finanziari USA sembrano figurare miliardi e miliardi di derivati, che permettono di speculare contro l’Italia e gli altri paesi della zona euro in difficoltà.

â–º AUMENTA IL COSTO PER ASSICURARSI DAL FALLIMENTO DI SPAGNA E ITALIA

Ciò significa approfittare della svalutazione dei titoli di stato dei PIIGS, facendo salire contestualmente i rendimenti. A quel punto entrano in gioco i day trader delle grandi investment bank americane, che comprano a prezzi stracciati e rivendono quando il valore risale senza avere interesse a detenere i titoli in portfolio. In sostanza le banche d’affari statunitensi si stanno posizionando per lucrare sul possibile peggioramento della crisi del debito sovrano europeo.

â–º DEBITO PUBBLICO ITALIA SCENDE A FEBBRAIO 2012

Leave a Reply

Your email address will not be published.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>