Barroso invita l’Unione Europea a spendere

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Jose Manuel Barroso, presidente della Commissione Europea, ha affermato che per far fronte alla recessione, che ha ormai travolto l’intera Europa, occorre che i capi dei 27 Stati membri dell’Unione Europea spendano e investano quanto più possibile per far sì che i cittadini abbia più soldi a disposizione.

Questo monito rientra nel cosidetto “European Recovery Action Plan” in base al quale è necessario che questa mossa venga attuata contemporaneamente da tutti gli Stati membri dell’Unione Europea, per far si che l’effetto voluto risulti tempestivo ed efficace.

I dettagli del piano, tuttavia, non sono ancora stati rivelati, e non si è riuscito a capire di quanti soldi si stia parlando. Si vocifera che ad ogni Stato Membro sarà richiesto di aumentare il proprio PIL annuo di almeno l’1%, il che potrebbe rivelarsi molto difficile soprattutto per paesi come la Spagna e l’Irlanda che sono già in debito.


Ma i problemi relativi al cordinamento , tuttavia, non sono solo finanziari ma anche pratici. L’esempio tipico è quello della Germania, la cui economia è principalmente concentrata nella produzione di automobili. Per la Germania, infatti, raggiungere questo obiettivo non sarà facile, non solo perchè la crisi ha indotto le persone ad acquistare meno e ha ridotto le esportazioni ma soprattutto perchè, al momento, ci sono gravi pressioni verso le industrie automobilistiche in materia ambientale, per quanto riguarda le emissioni di sostanze inquinanti.

La riduzione fiscale, però, avrà sicuramente il vantaggio di essere immedatamente applicabile e, si spera, riuscirà ad avere conseguenze altrettanto veloci, rendendo le persone più propense agli acquisti.


Il coordinamento, tuttavia, sarà un arduo compito per la Commissione Europea dal momento che alcuni Stati, come Francia e Germania, hanno già espresso il loro disappunto sul piano.

La Commissione, tuttavia, continua a ribadire che il piano avrebbe un impatto maggiore se, anzichè in maniera frammentaria, fosse attuato contemporaneamente da tutti i Paesi aggiungendo, inoltre, che ogni Stato potrà scegliere il modo che ritiene più opportuno per stimolare la propria economia.

Non è necessario, quindi, un taglio alle imposte ma si può scegliere anche di intraprendere strade diverse come, ad esempio, aiutare le industrie automobilistiche, aumentare gli stipendi, ecc.
L’importante è immettere denaro nelle tasche di tutti i cittadini europei contemporaneamente.

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