
Wall Strett nella scorsa ottava è cresciuto solamente dello 0,6%, sebbene tra gli operatori si sia registrato un grosso ottimismo. Infatti il problema dei debiti sovrani inizia a farsi sentire anche negli States, non solo nei ragionamenti degli economisti, ma per la prima volta nel comportamento dei titoli di stato e delle obbligazioni.
Fino a questo momento infatti l’attenzione degli americani si era spostata sul coniare nuove sigle divertenti usando le iniziali dei paesi europei, come Piigs o Stupid, ma ora dovranno affrontare anche loro il problema.
Un sondaggio della Market Forecast Projet su 300 investitori professionisti americani, ha fatto vedere come il 66% pensa che la crisi greca non avrà contraccolpi sulle borse mondiali, figuriamoci su quella di New York.
Ma a quanto pare si sbagliano perchè nei giorni scorsi i rendimenti dei Treasury decennali sono volati verso l’alto, arrivando al 3,9%, valore che rappresenta il massimo degli ultimi 10 mesi, pareggiando il risultato del 2007.
Le preoccupazioni sui debiti sovrani europei hanno cominciato a trasferirsi negli Usa ed un’altra conferma di questo arriva dal fatto che il tasso swap è di 7-8 centesimi inferiore a quello del titolo di stato decennale.