Crisi Portogallo

by Redazione 3

Dopo la Grecia la crisi minaccia anche il Portogallo, Standard & Poor ha infatti tagliato il rating dei suoi titoli di stato portandolo da A+ ad A-, una decisione..

Dopo la Grecia la crisi minaccia anche il Portogallo, Standard & Poor ha infatti tagliato il rating dei suoi titoli di stato portandolo da A+ ad A-, decisionexxxxx che ha avuto delle gravi ripercussioni su tutte le Borse europee, in particolare Piazza Affari ieri ha chiuso la seduta con il Ftse Mib a -3,1% e l’All Share a -3,28%.

La decisione di Standard & Poor deriva dalla convinzione che il Portogallo sia assolutamente incapace di far fronte alle sue difficoltà finanziare, questo porta dunque ad ipotizzare che con il passare del tempo la situazione possa perggiorare andando a danneggiare la liquidità del paese.


Gli investitori, dunque, alla luce della valutazione di Standard & Poor e di quello che sta accadendo in Grecia, si sono mostrati piuttosto allarmati e stanno seriamente pensando di liberarsi dei loro bond, in questo caso il governo del Portogallo si troverebbe quindi in grosse difficoltà, soprattutto perchè nel corso del 2010 deve assolutamente riuscire a raccogliere 25 miliardi di euro, pari al 15% del suo Pil.


Questo porta quindi a pensare che il Portogallo potrebbe non farcela da solo e che sarà necessaria un’operazione di salvataggio, da questo punto di vista il primo esame ci sarà il prossimo 20 maggio, data di scadenza di bond per 5 miliardi.

In ogni caso tutta l’Eurozona è allarmata, per questo le cancellerie si sono affrettate a convocare un vertice straordinario per il 10 maggio. Il ministro delle Finanze Fernando Teixeira dos Santos ha cercato di tranquillizzare tutti ribadendo che il governo farà tutto il necessario per risanare il paese e difenderlo dall’attacco della speculazione, sottolineando al contempo che il caso del Portogallo è molto differente da quello della Grecia.

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