
In linea con le attese prosegue in Italia il rientro dell’inflazione, ovverosia dei prezzi al consumo. Questo almeno stando alle rilevazioni dell’Istat che ha reso noto che nello scorso mese di febbraio del 2013, in base ai dati preliminari in possesso da parte dell’Istituto Nazionale di Statistica, l’inflazione ha fatto registrare un aumento dello 0,1% rispetto al mese precedente, e dell’1,9% rispetto al mese di febbraio del 2012.
E così l’inflazione su base annua scende sotto la soglia psicologica del 2%, se i dati definitivi andranno a confermare quelle che sono le stime provvisorie, dopo che nel 2012 la media è stata pari al 3% e dopo che nello scorso mese di gennaio l’indicatore, sempre su base annua, aveva fatto registrare un aumento pari al 2,2%.
► ECONOMIA ITALIANA TRA INFLAZIONE E PRESSIONE FISCALE
Quello rilevato dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) è il quinto calo consecutivo dell’indice dei prezzi al consumo che, a febbraio del 2013, ha beneficiato del calo dei prezzi su base annua dei generi alimentari non lavorati e dei servizi per le comunicazioni. Bene anche l’inflazione sui beni a maggiore frequenza d’acquisto con un +2,4% su base annua nello scorso mese di febbraio rispetto al +2,7% di gennaio.
► TASSI MUTUO IN CADUTA LIBERA
Per le Associazioni dei Consumatori il dato dell’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) sull’inflazione del mese di febbraio del 2013 è positivo solo in apparenza. Ad esempio secondo il Codacons il calo dei prezzi è frutto solo del crollo dei consumi causato dalla crisi e dalla perdita di potere d’acquisto da parte delle famiglie.
E così l’inflazione su base annua scende sotto la soglia psicologica del 2%, se i dati definitivi andranno a confermare quelle che sono le stime provvisorie, dopo che nel 2012 la media è stata pari al 3% e dopo che nello scorso mese di gennaio l’indicatore, sempre su base annua, aveva fatto registrare un aumento pari al 2,2%.
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Quello rilevato dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) è il quinto calo consecutivo dell’indice dei prezzi al consumo che, a febbraio del 2013, ha beneficiato del calo dei prezzi su base annua dei generi alimentari non lavorati e dei servizi per le comunicazioni. Bene anche l’inflazione sui beni a maggiore frequenza d’acquisto con un +2,4% su base annua nello scorso mese di febbraio rispetto al +2,7% di gennaio.
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Per le Associazioni dei Consumatori il dato dell’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) sull’inflazione del mese di febbraio del 2013 è positivo solo in apparenza. Ad esempio secondo il Codacons il calo dei prezzi è frutto solo del crollo dei consumi causato dalla crisi e dalla perdita di potere d’acquisto da parte delle famiglie.