Non vendere i Btp, questo il consiglio degli esperti

by Redazione 1

La scorsa settimana, contestualmente al calo della moneta unica europea nei confronti del dollaro, il Btp decennale ha raggiunto..

La scorsa settimana, contestualmente al calo della moneta unica europea nei confronti del dollaro, il Btp decennale ha raggiunto il minimo degli ultimi sei anni, raggiungendo al contempo il massimo livello differenziale con il Bund tedesco.

Alla luce di ciò, dunque, è evidente che i due fenomeni sono collegati, a fronte dell’instabilità dell’euro e dei mercati europei, quindi, i risparmiatori sono piuttosto preoccupati e indecisi se vendere o meno le obbligazioni del Tesoro italiano.


Da questo punto di vista, tuttavia, i grandi investitori sono concordi nel ritenere che sia preferibile non vendere, nonostante il ribasso della quotazione registrato nella scorsa settimana il Btp continua ad essere considerato il miglior compromesso tra rischio e rendimento nell’ambito di tutte le obbligazioni governative dei paesi dell’Eurozona.


Gli esperti, infatti, ritengono che la debolezza mostrata dai Btp nelle ultime settimane è esclusivamente frutto di un effetto contagio che non ha nulla a che vedere con l’economia italiana e il debito pubblico del notro paese. Il rapporto deficit/Pil, ha spiegato il responsabile obbligazionario di Bnp Paribas, è cresciuto non a fronte di un aumento della spesa pubblica ma per effetto della recessione economica.

Il consiglio, dunque, è di non vendere o, se proprio non si vuol correre alcun tipo di rischio, è preferibile limitarsi a ridurre la quota di Btp presente nel proprio portafoglio azionario.

Chi ha nel proprio portafoglio Btp di durata superiore ai dieci anni, invece, può stare assolutamente tranquillo perchè, se anche la situazione di instabilità dovesse protrarsi ulteriormente, dei rendimenti superiori al 4% lordo sono sufficienti per far fronte agli sbalzi delle quotazioni.

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