Erg, gli effetti della crisi si faranno sentire per altri 3-4 anni

L’amministratore delegato di Erg Alessandro Garrone nella giornata di oggi ha illustrato quelle che sono le previsioni relative all’andamento dell’azienda genovese affermando che la seconda parte del 2009 sarà caratterizzata da un andamento analogo a quello che è stato registrato nel primo semestre dell’anno, dichiarazioni piuttosto preoccupanti visto che nella prima parte dell’anno gli utili netti sono crollati a 8 milioni di euro dai 309 registrati nello stesso periodo del 2008.

Prospettive non buone neache per i periodi successivi dal momento che Garrone ha parlato di una crisi di cui nel settore petrolifero si sentiranno gli effetti anche nei prossimi 3-4 anni, tanto che non si escludono possibili tagli degli investimenti nel nuovo piano industriale.

Alla luce di questo difficile contesto economico, quindi, è stato rimandato di un anno l’avvio del progetto che vede la partecipazione di Erg e Royal Dutch Shell e che prevede la costruzione in Italia di un nuovo terminale LNG per il gas naturale liquefatto. L’avvio del progetto, infatti, era previsto per il 2013 ma, come ha dichiarato Garrone, il nuovo obiettivo è il 2014.

Tra gli attuali progetti di Erg troviamo ancora la crescita della quota nel settore della distribuzione di carburanti, un obiettivo che secondo Garrone sarà perseguito non tramite acquisizioni ma attraverso collaborazioni con altri soggetti, una sorta di partnership.

Al contrario è un progetto realizzabile attraverso acquisizioni quello relativo al settore dell’energia eolica, settore in cui Erg si sente di puntare a tal punto da investire 300 milioni di euro nel periodo 2009-2012 al fine di alzare la capacità eolica installata dagli attuali 200 megawatt a oltre 370.

Oggi in borsa il titolo Erg oscilla tra 10 e 10,20 euro circa.