Inflazione, mai dati così amari dal luglio del 1991

by Daniele Pace Commenta

Non c’è nulla da fare, anche l’ultima tornata di dati Istat che sono stati pubblicati porta in dote delle notizie tutto fuorché positive per gli italiani. Infatti, l’inflazione per la nona volta mensile di fila continua ad aumentare. E, per l’ennesima volta, si tratta dei prezzi dei beni energetici che hanno dato supporto all’accisa, ma a subire gli incrementi sono anche i costi dei prodotti alimentari, così come di quelli dedicati alla cura e igiene personale, oltre che alla cura della casa.

Il rialzo dei prezzi prosegue senza sosta anche sul mercato italiano. Anche in questo caso, la responsabilità è degli aumenti dell’energia e dello scenario di guerra che si sta vivendo in Ucraina. Nel corso del mese di marzo, secondo quanto è stato comunicato da parte dell’istat, l’inflazione ha galoppato per la nona volta di fila, toccando un valore pari al 6.7%. Piccola nota a margine: si tratta di una quota che non veniva raggiunta addirittura dal mese di luglio del 1991. In Germania, l’indice ha toccato quota 7.3%, un dato che non si registrava addirittura dal 1981. Le statistiche non fanno altro che registrare lo stesso scatto verso l’alto anche da parte della Spagna. Quest’ultima ha fatto registrare un aumento del 9.8%, con dati che non si vedevano dal 1985.

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