Rimane aperta la possibilità di creare una società delle reti per lo sviluppo della fibra ottica in Italia, però Telecom Italia frena.
E’ questa in sintesi l’evoluzione di questo tema, che si è bloccato per motivi tecnici ma anche per resistenze che arrivano dall’incumbent, cioè Telecom Italia stessa.
Il problema del colosso telefonico italiano è quello di salvaguardare la rete che sta a garanzia del suo indebitamento, e proprio a tal proposito ha parlato nella giornata di ieri Franco Bassanini, presidente della Cassa Depositi e Prestiti.
La Cassa Depositi e Prestiti è tra i possibili promotori della società per la realizzazione della nuova rete in fibra ottica, che dovrebbe garantire velocità in download fino a 100 Megabit al secondo.
A spingere per portare avanti il progetto è anche Corrado Calabrò, presidente dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Bassanini ha dichiarato che possono esserci soluzioni alternative per il problema dell’ammodernamento della rete italiana, che dovrà chiaramente adeguarsi per poter sostenere un’infrastruttura in fibra.
Il problema principale è la trasformazione dal rame alle ngn, la fibra ottica in parole povere, che non deve richiedere tempi lunghi per la realizzazione. Bassanini ha inoltre spiegato che in Italia non c’è una condizione di sufficiente e sicura redditività se le reti sono più di una.
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