
A contribuire al netto calo dell’utile di Cir sono stati soprattutto i proventi straordinari che avevano contribuito per circa 110 milioni all’utile dell’esercizio del 2009.
A contribuire al netto calo dell’utile di Cir sono stati soprattutto i proventi straordinari che avevano contribuito per circa 110 milioni all’utile dell’esercizio del 2009.
Cir è così tornato sopra gli 1,6 euro per azione, chiudendo la giornata di martedì però in calo dello 0,37% a quota 1,61 euro. Tuttavia rimane un’ipotesi plausibile il ritorno su valori di 1,645-1,65 euro in un primo momento e 1,67-1,675 in un secondo momento.
Fino alla sentenza di secondo grado quindi non ci sarà nessun pagamento però il gruppo Fininvest ha dovuto presentare una fideiussione da 806 milioni di euro con scadenza fissata ad aprile 2011, contenente una proroga in caso di deposito mancato.
Addirittura ora Cir sta provando a scardinare la resistenza chiave che si trova attorno a quota 1,75-1,78 euro, che se superata potrebbe dare il via ad un importante nuovo break-out rialzista.
Il ricorso presentato da Fininvest sulla sentenza pronunciata faceva leva sull’entità della cifra che non era stata valutata da nessun perito durante tutta la fase di processo.
Nel ricorso di appello il gruppo Fininvest ha chiesto che venga immediatamente sospeso il carattere esecutivo della sentenza e ha depositato il risultato di una consulenza tecnica per valutare l’ammontare del danno subito da CIR oltre alla consulenza per dimostrare il danno che potrebbe subire Fininvest con un risarcimento di questa entità pari a 750 milioni di euro.
L’utile netto è stato di 2 milioni di euro, contro i 9,5 del 2008, ricavi da vendite a 199,3 milioni, segnando così un -22,5%, utile operativo pari a 14,5 milioni contro i 25,7 dello stesso periodo dell’anno scorso.
La questione lodo Mondadori fa salire il titolo Cir, che ha segnato un balzo dell’8,21% a quota 1,56 euro per azione, la controllata Cofide ha chiuso a +6% a 0,6 euro. Mondadori +3,83% a 3,39 euro e Mediaset +0,76% a 4,63 euro.
Ai tempi la Cir deteneva il diritto di prelazione su Mondadori e il sogno dell’ing. Carlo De Benedetti era quello di far diventare la sua holding CIR il principale gruppo editoriale del nostro paese.
Il Dow Jones ha perso lo 0,42% a quota 9.707,44 punti, il Nasdaq ha lasciato sul campo l’1,12% a 2.107,61 punti mentre l’S&P ha perso lo 0,95% a 1.050,78. A Milano il Ftse Mib ha chiuso la giornata perdendo l’1,23% mentre l’All Share ha ceduto l’1,12%.
De Benedetti ha spiegato che la decisione è dettata esclusivamente dalla sua età . Alla soglia dei 75 anni, ha spiegato, è assolutamente necessario avere il coraggio di rendersi conto che l’età avanzata ha il suo peso nella vita di tutti i giorni, soprattutto sotto l’aspetto lavorativo.