Energia eolica a rischio, possibili ripercussioni in Borsa

Simone Togni, direttore dell’Associazione nazionale energia del vento, si è detto molto preoccupato per la decisione di Roberto Calderoli di abolire con l’articolo 45 della manovra anti-crisi l’obbligo per il Gestore dei servizi elettrici di acquistare i certificati verdi rimasti invenduti sul mercato.

Fino ad ora, infatti, è previsto che chi genera energia ha l’obbligo di produrne una quota da fonti rinnovabili, se non riesce a realizzare da solo l’intera percentuale dovuta deve acquistarla sul mercato tramite certificati verdi, che vende in caso di carenza di offerta e acquista se manca la domanda.

Matricole 2010

Il 2009 è stato un anno difficile per la Borsa Italiana e non ha visto nessun IPO se non a fine anno con la quotazione di Yoox della quale abbiamo parlato ambiamente nei mesi scorsi. L’anno 2010 si prevede decisamente migliore rispetto al 2009 e le aziende che si preparano a sbarcare a Piazza Affari sono quasi venti, ma non si esclude che arrivino alla Consob altre domande nel corso dei mesi.

Tra le matricole del 2010 troviamo due grosse imprese per le quali si stima una capitalizzazione di 10 miliardi suddivisa tra Enel Green Power e Banca Fideuram. Tale capitalizzazione corrisponde al 2% dell’intera capitalizzazione di Piazza Affari che ammonta a 460 miliardi.

Enel Green Power joint venture Desertec Industrial Initiative (Dii)

Nella giornata di ieri quattro società hanno aderito alla joint venture Desertec Industrial Initiative (Dii) della Desertec e tra queste spicca anche il nome di Enel Green Power, che insieme a Nareva Holding (Marocco), Red Ele’ctrica Internacional (Spagna) e Saint-Gobain (Francia) è entrata a far parte del gruppo che ha come scopo quello di diventare un riferimento per la generazione di energia sostenibile e a basso impatto climatico nei deserti del Medio Oriente e Nord Africa.

A lungo termine l’obiettivo di Desertec è di coprire un’importante porzione del fabbisogno energetico dei paesi Mena (Medio Oriente e Nord Africa) e soddisfare il 15% della domanda europea di elettricità entro il 2050.

Partnership Enel Endesa per energie rinnovabili

Endesa ha confermato le indiscrezioni di stampa affermando l’intenzione di creare insieme ad Enel, il suo azionista di riferimento, un gruppo leader nel campo delle energie rinnavobili.

Il gruppo spagnolo, pur avendo confermato le sue intenzioni, ha però tenuto a precisare che al momento non è ancora stata presa alcuna decisione definitiva e che in ogni caso per procedere è comunque necessaria l’approvazione del consiglio di amministrazione di entrambe le società coinvolte.

Joint venture Enel Green Power, Sharp e STM

Enel Green PowerLa notizia che fa scaldare STMicroelectronics è certamente la joint venture appena firmata che vede un accordo tra Enel Green Power società controllata del gruppo Enel, Sharp ed STM per la realizzazione di impianti votovoltaici nell’area mediterranea iniziando con la costruzione di un’area dedicata all’energia fotovoltaica nella zona di Catania in Sicilia.

Enel rete ad alta tensione in Spagna rinviata

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La vendita delle rete ad alta tensione in Spagna da parte di Enel, fissata in precedenza per la fine del 2009 o al massimo per i primi giorni del 2010, è stata rinviata.

Luigi Ferraris, direttore finanziario di Enel, ha però dichiarato di essere comunque fiducioso sulla riuscita effettiva di questa manovra, confermando che verrà portata a termine entro la prima metà del prossimo anno. Il valore di cessione della rete ad alta tensione è stimato in un miliardo di euro.

Enel cresce in Usa con le energie rinnovabili

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Passi avanti si stanno facendo in Usa per l’energia rinnovabile ed in questa ottica entrano gli impianti geotermici di Stillwater e Salt Wells nello Stato del Nevada, i quali hanno ricevuto un incentivo dal governo americano di ben 61.520.872 dollari grazie all’American Recovery and Reinvestment Act’s 1603 Program, che prevede di creare nuove centrali di energia rinnovabile oltre a creare nuovi posti di lavoro sempre nel settore dell’energia pulita. Questi due impianti hanno dato una grossa mano alla contea di Churchill anche sotto il punto di vista economico.

Per costruire questi impianti ci sono volute più di 300 persone ed i lavori sono durati più di due anni (iniziati nel 2007).