
Il titolo ha costruito una forte base oltre la soglia di 12,7 euro, compiendo addirittura un balzo rialzista fino a toccare 13,3 euro, che sono poi diventati 13,48 in chiusura di seduta, con un rialzo del 2,51%.
Il titolo ha costruito una forte base oltre la soglia di 12,7 euro, compiendo addirittura un balzo rialzista fino a toccare 13,3 euro, che sono poi diventati 13,48 in chiusura di seduta, con un rialzo del 2,51%.
Il titolo Saipem ha anche toccato il limite inferiore di questo canale, a 22,80 euro per azione, riuscendo però a trovare subito un allungo verso l’alto, intorno a quota 24 euro.
Ieri il titolo a Piazza Affari, dopo un buon avvio di seduta, ha risentito dell’andamento del mercato, ed ha chiuso la giornata in calo dello 0,34% a quota 11,73 euro per azione, ma rimane comunque buono il quadro di breve termine per Fondiaria Sai.
Tuttavia il forte ipervenduto potrebbe lasciar spazio ad un rimbalzo tecnico nel breve periodo, fino a 9,45-9,5 euro per azione in un primo momento e 9,65 euro in un secondo momento.
La situazione tecnica di Bulgari è molto interessante, infatti dopo essersi creato una solida base accumulativa oltre quota 5,6 euro per azione, il titolo ha effettuato un rapido allungo rialzista, fermandosi però a quota 6,6-6,65 euro.
La messa in discussione del supporto chiave potrebbe fornire nelle prossime sedute un’ampia fase correttiva verso il basso del valore del titolo, con obiettivi visti al ribasso, in un primo momento verso 1,36 euro, in un secondo momento vero 1,33 euro per azione.
Con il break-out della resistenza posta a 11,90 il titolo Fondiaria Sai potrebbe provare un allungo verso 12,35 euro in un primo momento e 12,65-12,70 in un secondo momento.
Comunque, nelle ultime sedute, il titolo ha ceduto l’importante supporto chiavo di 10,85 euro per azione, andando inevitabilmente a trovare uno spazio di discesa fino a 10,60 euro.
Proprio in un momento in cui la situazione del quadro tecnico del titolo sembrava rinforzarsi ulteriormente, è arrivato il calo della giornata di ieri, repentino.
Il titolo torinese a Piazza Affari ha tentato ieri un allungo oltre la soglia sia grafica che psicologica posta a quota 11 euro, tentativo che però è andato male, con il respingimento da parte della barriera.
Il titolo ha tentato subito un allungo in avvio di seduta, evento che accade molto spesso nelle ultime giornate, che però non è riuscito a confermare nell’arco della seduta.
Come sempre a modificare il prezzo del greggio ci sono i dati sulle scorte Usa, che sono stati resi noti proprio nei giorni scorsi: il Dipartimento dell’Energia americano ha comunicato che le riserve di greggio sono aumentate di 3,7 milioni di barili, contro gli 1,2 stimati.
Il titolo sul listino milanese sta costruendosi una solida base accumulativa sopra quota 13,1-13,05 euro per azione che potrebbe servire per un rialzo nelle prossime sedute, con un primo obiettivo realistico che potrebbe essere rappresentato da quota 13,6 euro, ed un secondo obiettivo a 13,85-13,9 euro.
Il titolo Tenaris ha saputo così reagire alla svalutazione del petrolio, sceso sotto gli 80 dollari al barile, soprattutto grazie all’aumento del target price da parte di Ubs.