Aumento di capitale Unicredit le mosse dei soci privati

Il maxi aumento di capitale di Unicredit da 7,5 miliardi di euro modifica il peso di azionisti esteri, fondazioni e soci privati all’interno dell’istituto di credito di Piazza Cordusio.

Gli investitori istituzionali attenderanno fino a venerdì prossimo per decidere se aderire o meno alla ricapitalizzazione, nel frattempo però il mercato prevede già come potrebbero variare gli equilibri all’interno di Unicredit.

Aumento di capitale Unicredit non sottoscritto dai libici

L’amministratore delegato di UniCredit, Federico Ghizzoni, è rimasto molto cauto nel commentare l’andamento dell’aumento di capitale della banca italiana.

Ghizzoni ha dichiarato che c’è la sensazione da parte del mercato che l’operazione stia andando bene e che molta gente abbia realizzato che la banca ha fondamentali buoni e di conseguenza sta tornando la fiducia.

Titolo Unicredit recupera in Borsa

Il titolo Unicredit finalmente respira in Borsa, infatti ieri ha chiuso guadagnando il 6% a quota 2,42 euro per azione, dopo aver lasciato sul terreno il 45% nelle precedenti quattro sedute.

I diritti sono saliti dell’80,85% a 0,85 euro nella sola giornata di ieri, contraddistinta fin dall’inizio della seduta da grossi ordini di investitori istituzionali.

Titolo Unicredit crolla in Borsa nel giorno dell’aumento di capitale

Anche nel primo giorno dell’aumento di capitale da 7,5 miliardi di euro, il titolo Unicredit ha sofferto a Piazza Affari.

Nella giornata di ieri il titolo della banca italiana ha perso ancora il 12,8% a 2,28 euro, con i diritti calati del 65,4% a 0,47 euro. Il titolo Unicredit continua dunque a perdere da mercoledì della settimana scorsa, quando è stato comunicato lo sconto del 43% sul Terp.

Titolo Unicredit sospeso per eccesso di ribasso

Nel giorno del via all’operazione di ricapitalizzazione da 7,5 miliardi di euro, il titolo Unicredit continua a mostrarsi debole sulla scia del calo registrato nei giorni scorsi a seguito della diffusione del comunicato mediante il quale sono state rese note le caratteristiche dell’aumento di capitale Unicredit 2012 e che hanno evidenziato l’applicazione di uno sconto di oltre il 40% sul prezzo teorico delle azioni registrato al termine della seduta tenuta nella giornata immediatamente precedente.

Aumento di capitale Unicredit oggi al via

Parte oggi l’aumento di capitale da 7,5 miliardi di euro di Unicredit, che nelle ultime tre sedute della settimana scorsa in Borsa ha perso addirittura il 39%.

L’istituto di credito guidato da Federico Ghizzoni ha subito in negativo i timori del mercato sul titolo ma il crollo del titolo è dovuto anche alle operazioni di molti soci che hanno venduto in anticipo i titoli per poi ricomprarli durante l’aumento, pensando ad un calo del valore delle stesse.

Aumento di capitale Unicredit rassicurazioni da Ghizzoni

L’amministratore delegato di Unicredit, Federico Ghizzoni, nel corso di un’intervista rilasciata a Il Sole 24 Ore ha commentato la reazione del titolo dopo l’annuncio di ieri riguardante la tempistica e le caratteristiche dell’aumento di capitale da 7,5 miliardi di euro.

Ghizzoni, in particolare, si è detto sorpreso per le perdite registrate ieri dal titolo, definendole una reazione tecnica che in realtà ci si poteva aspettare.

Aumento di capitale Unicredit con uno sconto di oltre il 40%

Questa mattina si riunirà il Consiglio di Amministrazione di Unicredit, che dovrà decidere gli ultimi particolari dell’aumento di capitale da 7,5 miliardi di euro.

Il CdA darà dunque inizio all’operazione di rafforzamento patrimoniale che partirà con ogni probabilità lunedì 9 gennaio e terminerà il 27 del mese. L’approvazione della Consob dovrebbe arrivare durante la fine di questa settimana.

Piano strategico Unicredit 2010-2015

Al termine della riunione di ieri del Consiglio di amministrazione, Unicredit ha reso noto il piano strategico 2010-2015 predisposto al fine di riuscire a raggiungere un rendimento sul capitale tangibile pari al 12% nel 2015.

Il piano, in particolare, prevede che entro il 2013 Unicredit riesca a raggiungere un utile netto pari a 3,8 miliardi, un ROTE del 7,9% e un rendimento rettificato per il rischio al 4,7%, mentre entro il 2015 l’istituto dovrebbe riuscire a raggiungere un utile netto di 6,5 miliardi e un ROTE del 12%.

Aumento di capitale Unicredit sempre più vicino

Il titolo Unicredit nella giornata di giovedì è crollato in borsa, dopo 6 giorni di rialzi, sulla scia delle voci legate ad un imminente aumento di capitale per la banca di Piazza Cordusio. Le indiscrezioni riportate dalla stampa parlano di un impegno di Allianz nel possibile aumento di Unicredit. La banca tedesca ha un’esposizione su quella italiana di 8 miliardi di euro.

La capitalizzazione di Unicredit è stimata più o meno proprio al doppio, a 16 miliardi di euro. Gli analisti di Credit Suisse sostengono invece che Unicredit avrebbe bisogno di un aumento di capitale di circa 11/12 miliardi di euro.

Unicredit favorevole a ingresso fondo sovrano

L’amministratore delegato di Unicredit Federico Ghizzoni, nel corso del suo intervento a margine della presentazione del libro “Storie di straordinaria filantropia”, nel rispondere alla domanda di uno dei giornalisti presenti ha fatto sapere di essere favorevole all’ingresso di un fondo sovrano nel capitale dell’istituto.

Ghizzoni ha spiegato che Unicredit è a suo avviso una delle banche “meglio piazzate” in Europa, di conseguenza rappresenta un’ottima opportunità per gli investitori. Se si è fiduciosi verso l’Europa, dunque, Unicredit è senza dubbio la banca su cui investire.

Aumento di capitale Unicredit smentito ma non escluso

A Piazza Affari il titolo Unicredit segna una flessione di oltre due punti percentuali a 0,783 euro. Secondo gli analisti ad influire negativamente sull’andamento del titolo dell’istituto bancario guidato da Federico Ghizzoni sono non solo le tensioni relative alla situazione debitoria di alcuni paesi della zona euro e che rischiano di avere gravi ripercussioni sull’intera economia europea ma anche i rumors che parlano di un possibile aumento di capitale che verrà lanciato a breve dalla banca per rafforzare la sua situazione patrimoniale.

Prestito obbligazionario Unicredit allo studio

Secondo quanto riportato da alcuni giornali, Unicredit avrebbe allo studio un bond di tipo subordinato Lower Tier II della durata di 10 anni e di ammontare pari a 750 milioni di euro. Il rendimento dovrebbe essere pari a 245 punti base sul tasso midswap.

Secondo i rumors le banche incaricate di occuparsi dell’operazione saranno Bnp Paribas, Goldman Sachs e Unicredit, inoltre le previsioni vedono che a questo bond venga assegnato rating A1 da Moody’s e rating A- da Standard & Poor’s e Fitch.