Cobra Italia incorporazione in Drive Service

La società Drive Service cambierà denominazione sociale in Cobra Italia S.p.A. al completamento di un’operazione di fusione per incorporazione.

A darne notizia è stata la Cobra Automotive Technologies S.p.A. dopo che il Consiglio di Amministrazione della società Drive Service S.p.A., interamente controllata dalla società quotata in Borsa a Piazza Affari, ha approvato il progetto che prevede la fusione per incorporazione di Cobra Italia nella società Drive Service. Cobra Italia S.p.A. è una società partecipata al 93,5% da Cobra Service Network SA, e per il rimanente 6,5% da Cobra Italia quale quota di azioni proprie detenute.

Cobra Automotive Technologies cede divisione Sistemi Elettronici

Cobra Automotive Technologies, società quotata in Borsa a Piazza Affari, dopo aver completato pochi giorni fa l’iter legato alla ristrutturazione finanziaria del debito, ha annunciato in data odierna d’aver ceduto la divisione Sistemi Elettronici, e di puntare quindi a focalizzare il proprio business sul comparto dei servizi telematici a valore aggiunto.

Per la cessione della divisione Sistemi Elettronici è stato raggiunto un accordo con la azzurGC GmbH, una società veicolo che è controllata da bluO SICAV SIF, investitore di private equity. Il prezzo di cessione concordato è pari a 5 milioni di euro a fronte del closing e, quindi, del perfezionamento dell’operazione previsto entro il primo semestre del corrente anno.

Cobra Automotive completa ristrutturazione finanziaria

La società quotata in Borsa a Piazza Affari Cobra Automotive Technologies S.p.A. ha completato l’iter finalizzato alla ristrutturazione finanziaria dell’indebitamento. Questo dopo che in data odierna Cobra ha siglato il rinnovo e riscadenziamento del relativo finanziamento, per un controvalore pari a 28,5 milioni di euro, con un pool di istituti di credito.

L’accordo è stato perfezionato in linea con quanto già annunciato al mercato da Cobra Automotive Technologies S.p.A. alla fine dello scorso mese di dicembre. Le banche facenti parte del pool sono la Banca Nazionale del Lavoro, UniCredit, Intesa Sanpaolo e la Banca Popolare di Sondrio.

Esito finale aumento di capitale Cobra Automotive Technologies

Si è chiuso con l’offerta in opzione prima, e con il periodo di riofferta in Borsa dei diritti di opzione inoptati poi, l’aumento di capitale della società quotata in Borsa a Piazza Affari Cobra Automotive Technologies S.p.A.. L’operazione, in forza a quanto approvato nei mesi scorsi dall’Assemblea Straordinaria degli Azionisti, prevedeva la sottoscrizione di massime numero 76.532.152 azioni ordinarie Cobra Automotive Technologies di nuova emissione.

Ebbene, dopo il periodo di riofferta in Borsa dei diritti, chiusosi martedì scorso, 17 gennaio del 2012, l’aumento di capitale è stato sottoscritto per una quota pari al 73,96% del totale, corrispondente a numero 56.604.249 azioni Cobra Automotive Technologies di nuova emissione. Il nuovo capitale sociale di Cobra Automotive Technologies risulta ora essere composto da numero 97.061.271 azioni ordinarie da 0,12 euro ciascuna per un controvalore di 11.647.352,52 euro.

Debito Cobra Automotive Technologies ristrutturato

Via libera al piano di riassetto finanziario, attraverso un’operazione di riscadenziamento del debito, per Cobra Automotive Technologies S.p.A., società quotata in Borsa a Piazza Affari, segmento Star, e leader nelle tecnologie per il miglioramento della sicurezza dei veicoli.

Questo dopo che la società, in merito alla propria posizione debitoria a medio ed a lungo termine, ha ottenuto il via libera al riscadenziamento del debito da parte dei principali istituti di credito con cui la società è esposta. Trattasi, nello specifico, della Banca Popolare di Sondrio, di BNL, Gruppo BNP Paribas, di Unicredit e del Gruppo bancario Intesa Sanpaolo.

Risultati aumento di capitale Cobra Automotive Technologies

Si è chiuso nella giornata di ieri, martedì 20 dicembre del 2011, il periodo di offerta in opzione relativo all’aumento di capitale di Cobra Automotive Technologies S.p.A., società quotata in Borsa a Piazza Affari ed attiva nell’alta tecnologia per il settore automobilistico.

L’operazione, che prevede la sottoscrizione di numero 76.532.152 titoli di nuova emissione Cobra Automotive Technologies S.p.A., è stata messa a punto in forza ad una delibera dell’Assemblea dei Soci del 15 marzo del 2011 che per l’occasione si era riunita in sede straordinaria; in base a tale delibera poi il Consiglio di Amministrazione di Cobra Automotive Technologies S.p.A. ha messo a punto tutti i dettagli relativi all’aumento di capitale nella riunione del 24 novembre scorso.

Caratteristiche aumento di capitale Cobra

Sottoscrivere 19 titoli di nuova emissione per ogni 10 posseduti ad un prezzo pari a 0,30 euro per azione. Sono queste le principali condizioni dell’aumento di capitale di Cobra Automotive Technologies in accordo con quanto deliberato nella serata di ieri dal Consiglio di Amministrazione della società quotata in Borsa a Piazza Affari ed attiva nel settore della tecnologia e dei servizi per il comparto dell’automotive.

La delibera del Consiglio di Amministrazione arriva in forza a quanto deciso il 15 marzo scorso dall’Assemblea degli Azionisti di Cobra Automotive Technologies che per l’occasione si era riunita in sede straordinaria.

Aumento di capitale Cobra Automotive Technologies

Partirà lunedì prossimo, 28 novembre del 2011, l’aumento di capitale di Cobra Automotive Technologies, società quotata in Borsa a Piazza Affari ed attiva nelle soluzioni tecnologiche e di sicurezza nel settore dell’automotive.

La Consob, Commissione Nazionale per le Società e la Borsa, ha infatti concesso nella giornata di ieri il nulla osta alla pubblicazione del Prospetto Informativo inerente un aumento di capitale, quello appunto di Cobra Automotive Technologies, che ha un controvalore massimo di 23 milioni di euro, e che è stato approvato il 15 marzo scorso dall’Assemblea dei Soci dell’azienda che per l’occasione si era riunita in sede straordinaria.

General Motors si avvicina alla bancarotta e Sergio Marchionne al ruolo di AD Chrysler

general motors

General Motors appare sempre più vicina alla bancarotta e i più danno già per spacciata l’azienda, nonostante la casa costruttrice americana ha ancora un mese di tempo per presentare un piano di ristrutturazione valido che sia in grado di convincere il governo americano a concedere gli aiuti richiesti.

La sfiducia arriva soprattutto dall’amministrazione Obama che ha fatto sapere di essere già al lavoro per realizzare una bancarotta rapida ed efficace nel caso in cui General Motors non riesca a dimostrare di poter tornare ad essere solvibile, circostanza sicuramente non sperata dai contribuenti americani a cui la bancarotta del colosso automobilistico comporterebbe un’aggravio di spesa quantificato in una cifra compresa tra i 5 e i 7 miliardi di dollari.