Mps, convocata assemblea straordinaria a fine maggio

Mps ha convocato l’assemblea straordinaria per il 20-21-22 maggio. Dietro alla scelta di aumentare a 5 miliardi la ricapitalizzazione , ci sarebbe il proposito della banca di superare con tranquillità gli stress test della Banca centrale europea, le cui regole ad oggi non sono del tutto chiare, come dice la stessa Mps.

Sorgenia, maxi indebitamento per 400 milioni di euro

Per Sorgenia è in vista un cambio di azionariato ma non un cambio del management. «Da parte nostra gode della massima stima, quindi saremo felici di sostenerlo» ha detto Federico Ghizzoni, amministratore delegato di Unicredit, una delle 21 banche indebitate con la controllata del gruppo Cir.

Monte dei Paschi di Siena, Fmi promuove gli sforzi fatti

Il sistema bancario italiano ha effettuato rilevanti progressi, e su Monte dei Paschi di Siena le autorità nazionali stanno muovendo con la dovuta attenzione. Questo in riepilogo il giudizio del Fondo monetario internazionale con la pubblicazione del Global Financial Stability Report e il Fiscal Report, i rapporti sullo stato di salute dei circuiti finanziari globali.

Bce, Draghi: “L’aggiustamento dei conti pubblici deve essere favorevole alla crescita”

Mario Draghi, presidente della Bce, ha introdotto in questo modo il rapporto annuale della banca centrale «È necessario che i governi procedano con le riforme dei mercati del lavoro e dei beni e servizi al fine di rafforzare la competitività, incrementare la crescita potenziale, creare opportunità di occupazione», che nel 2014 si aspetta che «prosegua l’ulteriore miglioramento graduale della situazione di bilancio nell’area dell’euro».

Mps, si sospettano azioni di insider trading

Nuove perquisizioni per Mps. Funzionari della Consob e della Guardia di finanza continuano ad ispezionare negli uffici della Fondazione Monte dei Paschi di Siena. I controlli sarebbero riferiti ad un’ipotesi

La Bce è pronta ad acquistare bond

Nonostante i nuovi cali dell’inflazione, la Bce ha deciso di lasciare i tassi di interesse dell’area euro invariati allo 0,25%. L’euro è salito da $1,3760 a $1,3785, per poi tornare sui livelli di partenza.

Attese per la decisione della Bce

Mancano due giorni alla tanto attesa decisione sui tassi da parte della Banca Centrale Europea, di cui abbiamo discusso ieri e da cui, dalla price action di mercato, sembra non attendersi nulla il mercato.

Bce, cosa attendersi nella prossima riunione

La pressione verso una qualche tipologia di interventismo da parte della Bce continua ad essere alta, ove le recenti pubblicazioni dei vari indicatori economici dell’Eurozona non sono state di certo lusinghiere e laddove si affacciano nuovi pericolosi fantasmi che minacciano il sistema nel suo complesso come quello sul fronte politico.

Quali scelte potrebbe fare la Bce su tassi di interesse

Le probabile decisioni e quindi manovre che la BCE potrebbe aumentare dal punto di vista dei tassi di interesse potrebbe rivelarsi inefficace: il margine di intervento sul costo del denaro è oramai minimo e pure un tasso di deposito in territorio negativo non assicurerebbe nessun miglioramento del meccanismo di trasmissione del credito dal sistema bancario a quello produttivo.

Gli strumenti della Bce per contrastare l’inflazione

Con tutti i discorsi che si stanno affrontando, per l’ennesima volta, sull’eccessiva forza della moneta unica europea e su quanto dovrebbe fare la BCE per combattere, in maniera indiretta, questo fenomeno, oggi cominceremo la settimana con la pubblicazione dei dati sull’ inflazione europea, sperando di non dover assistere inermi ad un ulteriore peggioramento.

La crescita economica potrebbe iniziare Il prossimo trimestre

In questo momento gli operatori di mercato stanno già guardando al prossimo trimestre, e sui mercati si nota un certo scetticismo sulla sostenibilità della ripresa economica globale alla luce dei segnali di rallentamento negli Stati Uniti e in Cina, della continua pressione sulle valute emergenti e delle crescenti preoccupazioni geopolitiche sulla crisi Ucraina. Il nervosismo è particolarmente acuto, considerato che finora i mercati azionari hanno ignorato i segnali di debolezza lanciati dagli ultimi dati macro.