Investire in opere d’arte

Quando si parla di beni rifugio si pensa sempre all’oro e agli altri metalli preziosi, trascurando invece le opere d’arte, una tipologia di investimento che negli ultimi anni ha mostrato i migliori risultati in termini di rischio e rendimento. Le opere d’arte, infatti, hanno saputo resistere meglio all’impatto della crisi economica rispetto agli altri principali settori di investimento, incluso quello dell’oro e degli immobili.

Nonostante questo in Italia continuano ad essere davvero poche le persone che scelgono di investire così i loro soldi. Il problema principale sta negli elevati costi delle transazioni e nei vincoli di accessibilità di natura istituzionale e finanziaria, che finiscono per sfumare il potenziale interesse degli investitori.

Oro e argento ancora record

I metalli preziosi proseguono nella loro corsa inarrestabile, con il prezzo dell’oro che ha superato proprio venerdì la fatidica soglia dei 1.300 dollari all’oncia, sulla piazza di Londra, segnando così un nuovo record.

Per la precisione, i contratti con scadenza a dicembre hanno toccato massimi intraday a quota 1.300,07 dollari all’oncia.

Oro sui massimi da due mesi

L’economia americana negli ultimi mesi sta mostrando dei preoccupanti segnali di debolezza, con la conseguenza di un inevitabile rallentamento del ciclo economico del Paese.

Questo calo dell’economia degli Usa potrebbe avere effetti molto negativi anche sulle altre economie dei Paesi più industrializzati al mondo: come sempre accade, la situazione economica degli Stati Uniti d’America, si riflette poi sulle altre grandi potenze mondiali, che dipendono sempre dagli States.