Quando si parla di beni rifugio si pensa sempre all'oro e agli altri metalli preziosi, trascurando invece le opere d'arte, una tipologia di investimento..
Nonostante questo in Italia continuano ad essere davvero poche le persone che scelgono di investire così i loro soldi. Il problema principale sta negli elevati costi delle transazioni e nei vincoli di accessibilità di natura istituzionale e finanziaria, che finiscono per sfumare il potenziale interesse degli investitori.
Secondo gli esperti, dunque, nonostante l’Italia vanti un patrimonio artistico e soprattutto un elevato numero di artisti di tutto rispetto, investire in opere d’arte risulta ancora inaccessibile per gran parte delle persone per via della mancanza di una dimensione finanziaria che aiuti a far confluire i risparmi privati delle famiglie nel settore dell’arte, in modo tale da allargare il numero dei potenziali investitori e da consentire loro di riuscire ad entrare in modo più agevole in questa dimensione, in modo tale da trasformare le opere d’arte in una valida alternativa di investimento utile alla diversificazione del proprio portafoglio.
L’assenza di veicoli finanziari e istituzionali, infatti, ha fino ad ora reso inaccessibile questa forma di investimento per gran parte dei risparmiatori, in quanto il taglio medio per l’acquisto di opere d’arte risulta ancora piuttosto elevato.
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