Azioni europee risentono crisi euro

La fase di incertezza e instabilità che sta colpendo le borse europee influisce non poco sulla fiducia degli investitori, basti pensare che sono quasi raddoppiati coloro che hanno scelto dialleggerireil proprio portafoglio di investimenti eliminando alcune delle azioni europee.

Il problema principale non riguarda i titoli, la maggior parte degli investitori, infatti, considera le azioni dei listini europei attraenti e sottovalutate, tuttavia l’istabilità dell’intera economia europea fa si che manchi il coraggio per acquistarle.

Crisi euro favorisce le esportazioni

Ieri in occasione della pubblicazione dei risultati trimestrali il presidente di Piaggio Roberto Colaninno si è detto per nulla preoccupato della crisi che sta colpendo l’economia europea provocando un progressivo ribasso dell’euro nei confronti del dollaro, anzi, ha affermato che un cambio euro/dollaro intono a 1,25 agevolerà le esportazioni consentendo all’Europa di competere meglio con gli altri paesi.

Un’opinione questa condivisa anche da John Lipsky, direttore generale del Fondo monetario internazionale, secondo cui l’attuale livello dell’euro può favorire l’export europeo.

Rischi delle misure a sostegno dell’euro

Mentre continua il dibattitto su quali sono le cause che hanno portato la moneta unica europea ad un progressivo calo nei confronti del dollaro, i ministri finanziari dell’Unione europea hanno deciso di comune accordo di varare un pacchetto da 750 miliardi per evitare che l’euro risenta ulteriormente della crisi che sta colpendo la Grecia e che rischia di contagiare anche altri paesi europei.

La misura decisa a Bruxelles ha ottenuto il consenso di molti, era infatti ovvio aspettarsi che i vertici finanziari adottassero misure ritenute idonee a frenare la corsa al ribasso dell’euro, tuttavia tra gli economisti è sorto il dubbio che questa misura possa essere addirittura controproducente per la moneta europea.

Crisi euro scatenata dai fondi americani?

A fine febbraio aveva fatto parecchio discutere l’indiscrezione pubblicata dal Wall Street Journal, secondo cui i dirigenti di alcuni tra i più importanti fondi di investimento americani si erano riuniti per una cena presso un noto ristorante di Manhattan, durante la quale si erano mostrati tutti concordi nel ritenere che la crisi greca avrebbe portato ad un progressivo declino della moneta unica europea.

Una convizione questa che oggi non è più oggetto di un’indiscrezione di stampa, bensì una questione concreta di cui si parla apertamente sia in televisione che sui giornali.

Euro a rischio per crisi Grecia, parola di Tremonti

Dopo l’allarme lanciato dall’agenzia di rating Moody’s, secondo la quale i sistemi bancari europei sono seriamente a rischio, il ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha cercato di rassicurare gli italiani spiegando che il nostro sistema bancario è tra i più solidi d’Europa, questo però non vuol dire che l’Italia e che gli altri paesi europei siano immuni, il rischio c’è sempre.

La principale preoccupazione del ministro riguarda la moneta unica europea, che a causa delle difficoltà di Atene e dei timori di contagio continua a calare inesorbilmente nei confronti del dollaro, è necessario quindi non sottovalutare la crisi greca e agire in modo tempestivo ed efficace.