Crisi Grecia coinvolge la Casa Bianca

La crisi della Grecia, aspettando la nuova tranche di aiuti, potrebbe andare ad incidere anche sulla Casa Bianca, ed in particolare sulle elezioni americane del prossimo mese di novembre del 2012. A metterlo in evidenza è stato l’Indipendent che, citando fonti del Governo inglese, ha messo in risalto come la Casa Bianca necessiti di garanzie, in vista delle elezioni Usa, che non portino nel caso peggiore all’uscita della Grecia dall’euro prima del prossimo mese di novembre del 2012.

Ricordiamo che, per la nuova tranche di aiuti alla Grecia, l’Unione Europea sembra intenzionata con la Bce e l’FMI ad erogare gli aiuti non prima del prossimo mese di ottobre del 2012.

Spread Bonos-Bund sfonda i 500 punti base

E’ un venerdì di tensioni quello odierno per i titoli di Stato dei Paesi periferici dell’Eurozona. In scia alle rinnovate incertezze sugli aiuti e, quindi, sul salvataggio della Grecia, al giro di boa dell’odierna seduta lo spread Bonos-Bund sulla curva a dieci anni ha superato i 500 punti base.

Dopo un minimo intraday a 496, infatti, il differenziale tra i titoli di Stato spagnoli e quelli tedeschi viene attualmente rilevato sui massimi di giornata a 506 punti base. Di riflesso sale anche lo spread Btp-Bund che balza attualmente a 442 punti base dopo aver tentato nei giorni scorsi, senza riuscirci, la rottura al ribasso dei 400 punti.

Governo Monti pronto ad agire sulla crescita

Dopo le ferie, peraltro ridotte, il Governo italiano presieduto dal Premier Mario Monti tornerà con i suoi ministri a riunirsi nella giornata di domani, venerdì 24 agosto del 2012. Il sito Internet del Governo italiano, infatti, riporta che per la giornata di domani è in programma il Consiglio dei Ministri numero 43 con all’ordine del giorno, tra l’altro, l’avvio dell’esame di un aggiornamento del piano per la crescita.

Intanto sui mercati è per il momento fallito il tentativo di rottura al ribasso dell’area dei 400 punti base per lo spread Btp-Bund, attualmente in rialzo in area 430. Male anche lo spread Bonos-Bund sulla curva a dieci anni che al momento balza a 500 punti base.

Aiuti Grecia subordinati a report Troika

Prima il report della Troika, rappresentata dalla Banca centrale europea (Bce), dall’Unione Europea (UE) e dal Fondo Monetario Internazionale (FMI), e poi si discuterà in merito agli aiuti alla Grecia prendendo le relative decisioni. Sono state queste le dichiarazioni rilasciate in queste ore dalla cancelliera tedesca Angel Merkel, in visita nella Moldova, secondo quanto riportato da Bloomberg.

Questo significa che l’atteso ed imminente vertice tra la cancelliera ed il Premier greco Samaras non porterà comunque a prese di posizione ed a decisioni ufficiali. La Grecia, lo ricordiamo, entro il prossimo mese di settembre del 2012 necessiterebbe della nuova tranche di aiuti al fine di coprire il pagamento delle pensioni ai cittadini e degli stipendi per i dipendenti pubblici.

Spread Btp-Bund arretra in area 400

Prosegue anche oggi il lento avvicinamento al ribasso dello spread Btp-Bund verso la soglia dei 400 punti base. Dopo un’apertura a 410, ed un massimo a 421, infatti, attualmente il differenziale tra i nostri Btp a dieci anni ed il Bund tedesco si attesta al minimo intraday di 405 punti base lasciando prevedere un possibile attacco verso il basso alla soglia psicologica dei 400 punti. Bene anche lo spread Bonus-Bund a dieci anni che attualmente scende di tre punti base attestandosi a 462 punti base rispetto ai 465 punti base della vigilia.

Il tutto avviene nell’imminenza degli incontri tra il Premier francese Hollande, la cancelliera tedesca Angel Merkel ed il premier greco Samaras. Intanto, peraltro in linea con altre indiscrezioni circolate nei giorni scorsi, da questi incontri il premier ellenico Samaras proverà a convincere l’Ue, l’Fmi e la Bce sulla necessità di avere più tempo per andare ad implementare le riforme strutturali.

Bce smentisce lo Spiegel

Indiscrezioni fuorvianti riguardo ad un qualcosa che non è stato ancora deciso. Questo è quanto, in estrema sintesi, ha riferito in data odierna un portavoce della Banca centrale europea (Bce) dopo che nel corso del weekend si sono rincorse le indiscrezioni relativamente ad un piano antispread peraltro segreto.

Tanto segreto, ma non troppo, che il quotidiano tedesco “Spiegel” ha riportato queste indiscrezioni che ad oggi, o almeno per il momento, sembrerebbero prive di fondamento. Sulla vicenda sono anche intervenute le Associazioni dei Consumatori, ed in particolare l’Adusbef e la Federconsumatori che hanno chiesto apertamente una smentita da parte della Bce su eventuali piani segreti che non farebbero altro che agevolare il “gioco” degli speculatori.

Bundesbank stoppa il piano Draghi

E’ stato gli battezzato come “piano Draghi” quello che potrebbe portare ad una nuova stagione di acquisti di titoli di Stato dei Paesi periferici dell’Eurozona al fine di mantenere lo spread sotto soglie ben definite.

Ma questo piano Draghi potrebbe non veder mai la luce a causa, tanto per cambiare, della Germania che si è messa subito di traverso. In particolare è la Bundesbank che, in scia a quanto riportato dallo “Spiegel” sulla possibilità di un piano antispread, ha manifestato le proprie critiche in quanto i costi sarebbero molto elevati.

Tetto interessi titoli di Stato Eurozona

Nei prossimi giorni la Banca centrale europea (Bce) potrebbe mettere a punto una sorta di piano segreto antispread. In pratica l’Eurotower potrebbe fissare un tetto massimo ai tassi di interesse dei titoli di Stato dei Paesi periferici dell’Eurozona, ed in particolare a quelli di Italia e Spagna, oltre il quale in automatico partirebbero gli acquisti da parte proprio della Banca centrale europea.

Per il momento trattasi solo di un’indiscrezione riportata dal quotidiano tedesco Spiegel, ma questo in data odierna sta bastando per far scendere i differenziali.

Aiuti banche spagnole in arrivo

Per le banche spagnole, a partire da quelle nazionalizzate, in un tempo relativamente breve arriveranno gli aiuti, quelli che l’Ue si è impegnata nelle scorse settimane a fornire per un controvalore massimo pari a ben 100 miliardi di euro.

Questo dopo che il portavoce del Ministero spagnolo all’Economia ha fatto sapere che la richiesta formale dei primi aiuti sarà predisposta ed inoltrata in tempi relativamente brevi. In merito ricordiamo come su un totale di 100 miliardi di euro concedibili l’Unione Europea ne abbia già messi sul piatto, pronti per essere utilizzati su richiesta, ben 30.

Piazza Affari perde quasi il 3% in apertura

Continua la tensione sui mercati finanziari. Gli investitori ora temono un collasso dell’Europa, a causa del contagio provocato dalla crisi dei debiti sovrani. Piazza Affari ha aperto in profondo rosso, dopo il crollo del 4,38% nella seduta di venerdì. Dopo meno di mezz’ora dall’inizio delle contrattazioni nel vecchio continente, l’indice azionario principale FTSE MIB perde il 2,67% quotando poco sopra 12700 punti. Molto male i titoli finanziari, già bersagliati dalle vendite nell’ultima sessione operativa. Lo spread Btp-Bund continua a muoversi sopra 500 e ha già sfiorato quota 520 punti base.

Rischio corsa agli sportelli in Spagna

E’ l’immagine più emblematica di una crisi finanziaria. Centinaia e centinaia di persone in fila per ritirare i propri risparmi dalle banche, spaventati da una possibile insolvenza delle stesse. La corsa agli sportelli oggi è in parte scongiurata da fondi di tutela dei depositi garantiti dallo stato, ma ormai è chiaro che governi e istituti di credito sono sempre più legati a doppio filo in questa grave crisi finanziaria che da oltre due anni imperversa nella zona euro. In Spagna la situazione nel settore bancario può essere definita già “drammatica”.

Richiesta aiuti dal Portogallo più che probabile

I timori relativi alla crisi del debito sovrano in Europa, che tra le altre cose stanno causando una debolezza dell’euro nei confronti del dollaro, nelle ultime ore sono stati accentuati prima dalla pubblicazione da parte dell’Eurostat del deficit dei paesi europei, in cui figura in prima linea la Grecia, seguita da Irlanda, Gran Bretagna e Spagna, e poi dalle dichiarazioni di Fernando Teixeira dos Santos, il Ministro delle Finanze portoghese che, nel corso di un’intervista rilasciata al Financial Times, ha affermato che il Portogallo potrebbe avere bisogno di aiuti esterni.

Andamendo domanda prestiti in Italia e Europa

La crisi ha portato le famiglie a spendere meno, rinviando gli acquisti già programmati e chiedendo prestiti solo se strettamente necessari, un comportamento che riflette le abitudini degli abitanti di tutti i paesi europei e in particolar modo degli italiani, considerati tra i più prudenti.

Da una recente indagine, infatti, emerge che sul reddito di una famiglia italiana il peso delle rate è pari al 50% circa, contro il 76% delle famiglie francesi, l’89% di quelle tedesche e il 123% di quelle spagnole.

Alternative alla liquidità

L’instabilità dei mercati porta numerosi investitori a non voler rischiare il proprio denaro, preferendo invece accantonarlo in conti deposito nell’attesa che la situazione ritorni stabile e che si presentino delle nuove opportunità di investimento a rischio contenuto.

La maggior parte degli investitori sostiene che se è vero che conservare i propri soldi su un conto deposito non rende grandi guadagni è anche vero che in questo caso non si rischia di perdere la somma iniziale, tuttavia alcuni esperti sostengono che la liquidità non sia affatto una buona idea, soprattutto perchè esistono altre forme di investimento perfette in momenti di instabilità come quello attuale.