Distribuzione italiana scavalca Auchan e Cerrefour

Photo Credits - Lionel Bonaventure - AFP - Getty Images - 173223532La grande distribuzione entra in crisi. Ad essere colpiti dall’incombente crisi economica questa volta sono stati i supermercati francesi, supermercati che negli ultimi anni hanno avuto un notevole incremento del fatturato e soprattutto l’apertura di molti punti vendita. Tuttavia, la crisi economica ha colpito anche questo settore.

Titoli settore bancario bocciati da Credit Suisse

Anche Credit Suisse, una delle più importanti banche d’affari europee e svizzere, ha voluto dare il proprio giudizio sulla situazione economico-finanziaria nella quale si trova oggi l’Italia e, sopratutto il comparto bancario italiano.

Secondo gli analisti di Credit Suisse, purtroppo, il Bel Paese si trova oggi ad affrontare tempi davvero bui.

Pericolo downgrade Italia

Il declassamento del rating del debito pubblico italiano, ormai, non è più solo una prospettiva lontana nel tempo. Entro una decina di giorni, infatti, si potrebbe concretizzare un downgrade, finora solo ipotizzato, del nostro rating con conseguenze, sulla nostra economia già grandemente bistrattata dagli aventi borsistici di queste ultime settimane, inimmaginabili.

La revisione sul voto dell’Italia, iniziata da Moody’s a metà giugno, infatti, starebbe giungendo al termine (giacché sarebbero necessari 3 mesi per effettuare un operazione di questo tipo) .

Debito pubblico italiano nuovo record a giugno 2011

Per il terzo mese consecutivo il debito pubblico italiano ha segnato un incremento. A giugno 2011, secondo quanto riportato dal Bollettino statistico della Banca d’Italia, il debito pubblico italiano ha infatti registrato un nuovo record a quota 1.901,919 miliardi.

Il dato, ricordiamo, riguarda lo stock di debito e non anche il suo rapporto con il prodotto interno lordo, una distinzione importante in quanto è solo quest’ultimo ad essere considerato ai fini del patto di stabilità europeo.

Manovra finanziaria insufficiente a sanare il debito secondo S&P

Standard & Poor’s torna a puntare il dito contro il debito pubblico italiano con un monito che arriva all’indomani dell’approvazione da parte del governo di una manovra finanziaria mediante la quale si punta a ridurre notevolmente il debito dell’Italia, considerato un vero e proprio freno alla crescita del paese.

La manovra prevede infatti che si arrivi al deficit zero nel 2014, in particolare l’impatto stimato è di 1,5 miliardi nel 2011, 5,5 miliardi nel 2012 e 20 miliardi nei due anni successivi.

Salone della Gestione del Risparmio 2011

Crolla in vent’anni il risparmio degli italiani, crescono investimenti immobiliari e liquidità. Questa è la sintesi estrema dell’analisi dell’Ufficio Studi di Confcommercio – dedicata ai risparmi delle famiglie italiane nel periodo dal 1990 al 2010 – che fa da scenario al grande evento nazionale del risparmio in programma a Milano dal 6 all’8 aprile (nell’Edificio Grafton, nuova sede della Bocconi).

Il calo nazionale ha visto ridursi di venti miliardi di euro la quota dei guadagni messi via sempre più faticosamente. Se nel 1990 su cento euro di reddito, i nostri connazionali ne risparmiavano ventitré, oggi questo dato è sceso a meno di dieci euro evidenziando una propensione al risparmio fortemente calante.

Previsioni Ducati in crescita grazie a Rossi

Valentino Rossi è salito per la prima volta in sella alla Desmosedici solo pochi giorni fa ma il Gruppo di Borgo Panigale ha già iniziato a fare i conti sui profitti derivanti dall’ingaggio del pluricampione del mondo.

Nonostante per il mercato sia prevista una flessione del 15%, infatti, Ducati prevede di riuscire a chiudere l’anno con un incremento del 6% rispetto allo scorso anno e con un ulteriore incremento della quota di mercato, che in quattro anni è passata dal 4% all’8%.

Bilancia commerciale luglio 2010

In base ai dati diffusi dall’Istat a luglio 2010 la bilancia commerciale ha segnato un surplus di 1,8 miliardi di euro, in peggioramento rispetto ai 3,6 miliardi registrati nello stesso mese dello scorso anno.

Nel periodo in esame, in particolare, è stato registrato un incremento tendenziale delle esportazioni del 12,2% (+16,7% nel mercato non comunitario e +8,9% nel mercato Ue) e un aumento delle importazioni del 21% (+32,3% nel mercato non comunitario e +12,2% nel mercato Ue).

Inflazione agosto 2010 in rallentamento

In base ai dati diffusi dall’Istat, ad agosto 2010 c’è stato un lieve rallentamento dell’inflazione riconducibile soprattutto ad una flessione congiunturale dei prezzi dei beni energetici e all’attenuazione del rialzo dei prezzi nel settore dei servizi.

Secondo le stime definitive di Istat, in particolare, emerge che l’indice Nic dei prezzi al consumo è salito nel mese appena trascorso dello 0,2% rispetto al mese precedente e dell’1,6% su base annua. A luglio, infatti, l’indice dei prezzi al consumo era cresciuto dello 0,4% in termini congiunturali e dell’1,7% in termini tendenziali.