Previsioni investimenti pubblicitari 2010

Secondo i dati raccolti dall’Upa (Utenti pubblicità associati) e presentati nel corso dell’assemblea 2010, nel primo semestre dell’anno gli investimenti pubblicitari in Italia sono aumentati del 4%.

I dati sono stati diffusi mediante una nota in cui viene sottolineato che l’anno è iniziato positivamente, ma la ripresa non è ancora stabile e permane un sentimento di diffusa incertezza, per questo la previsione di chiusura 2010 è limitata ad una crescita del +2%. In ogni caso l’esercizio 2010 sarà comunque positivo rispetto al 2009, considerato l’anno peggiore nel settore degli investimenti in pubblicità e comunicazione, durante il quale c’è stata una flessione pari al 13%.

Investimenti in Italia in calo nel 2009

In base ai dati raccolti dall’Istat gli investimenti fissi lordi in Italia nel corso dello scorso anno sono diminuiti del 12,1%, registrando così un’ulteriore contrazione rispetto al 2008, quando il calo si era attestato al 4,0% dopo la crescita dell’1,7% del 2007. E’ evidente, dunque, che la riduzione degli investimenti è una conseguenza della crisi economica e finanziaria iniziata nella seconda metà del 2008.

Sia nel 2008 che nel 2009 la riduzione degli investimenti ha riguardato tutti i settori dell’economia, in particolare per l’industria è stato registrato un calo del 14,9% nel 2009 e del 4,1% nel 2008 mentre nei servizi la contrazione è stata del 10,6% nel 2009 e del 4,0% nel 2008.

Previsioni Pil 2010 e 2011 secondo Confindustria

Confindustria ha rivisto al rialzo le sue previsioni relative al Pil italiano, stimando per il 2010 una crescita dell’1,2%, contro l’1,1% dello scorso mese, e per il 2011 una crescita che potrebbe raggiungere l’1,6%, contro l’1,3% delle precedenti previsioni.

A spingere l’organizzazione ad essere più ottimista verso il futuro sono stati soprattutto i dati relativi all’export internazionale, dai minimi registrati a maggio 2009, infatti, è stata registrata una crescita del 26% circa. Il meno 41% verificatosi tra ottobre 2008 e gennaio 2009, dunque, è solo un brutto ricordo, tanto che Confindustria ha affermato che l’economia italiana è definitivamente uscita dalla recessione.

Sofferenze bancarie in aumento in Italia

In base al Rapporto mensile dell’Abi “Monthly Outlook” a marzo 2010 le sofferenze per le banche italiane sono cresciute di circa 2 miliardi, raggiungendo così la cifra complessiva di 35,5 miliardi con un tasso di crescita del 50,4% rispetto al 51,3% registrato lo scorso febbraio.

La crescita degli impieghi resta sui livelli registrati nel mese precedente, a fare da traino sono sempre i prestiti alle famiglie, in costante crescita. I prestiti alle famiglie produttrici, in particolare, sono cresciuti del 2,5% mentre quelli concessi alle famiglie per l’acquisto di immobili sono arrivati a registrare un incremento dell’8,2%, soprattutto in considerazione dell’attuale livello dei tassi di interesse, al minimo storico.

Euro a rischio per crisi Grecia, parola di Tremonti

Dopo l’allarme lanciato dall’agenzia di rating Moody’s, secondo la quale i sistemi bancari europei sono seriamente a rischio, il ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha cercato di rassicurare gli italiani spiegando che il nostro sistema bancario è tra i più solidi d’Europa, questo però non vuol dire che l’Italia e che gli altri paesi europei siano immuni, il rischio c’è sempre.

La principale preoccupazione del ministro riguarda la moneta unica europea, che a causa delle difficoltà di Atene e dei timori di contagio continua a calare inesorbilmente nei confronti del dollaro, è necessario quindi non sottovalutare la crisi greca e agire in modo tempestivo ed efficace.

Rating Italia invariato

Il tanto temuto effetto domino della crisi greca non si verificherà nè in Italia nè in altri paesi europei, a sostenerlo è Marco Cecchi de’ Rossi, managing director di Fitch Italia, che nel corso dell’incontro “Mercati, agenzie di rating e regole: per un circolo virtuoso” tenutosi presso l’Università Bocconi ha precisato che allo stato attuale non esistono paragoni tra la situazione della Grecia e quella del Portogallo e della Spagna.

Ancor meno preoccupante, secondo Cecchi de’ Rossi, è la situazione dell’Italia, al momento il rating è fermo ad AA e non è atteso alcun cambiamento, non esistono quindi i presupposti per allarmi di alcun tipo.

Previsioni Pil 2010

soldi

L’anno che è appena iniziato è stato ribattezzato dagli economisti come l’anno della ripresa, per il 2010 si prospetta infatti uno scenario decisamente meno catostrofico rispetto a quello che ha caratterizzato la fine del 2008 e tutto il 2009, anni in cui la crisi economica mondiale ha fatto sentire i suoi effetti facendo cadere come birilli alcuni di quelli che fino ad allora erano considerati i colossi dell’economia mondiale.

Gli economisti sono concordi nel ritenere che nel 2010 il Pil mondiale crescerà, ovviamente altrattanta unanimità non c’è nel definire la percentuale di crescita prevista. Secondo BofA Merrill Lynch ci sarà una crescita del 4,4%, secondo Citi l’incremento si limiterà invece ad un 3,2%.

Inflazione in crescita nei prossimi mesi

spesa

Secondo quanto previsto dall’Isae durante i primi mesi del 2010 è probabile che si verificherà un aumento dei prezzi, a suggerire questa conclusione è l’andamento dell’indicatore destagionalizzato secondo cui è nei primi mesi che si concentrano usualmente gli adeguamenti per diverse voci dei bilanci delle famiglie.

L’Isae ha inoltre evidenziato come per alcune di queste voci i rincari siano già stati stabiliti, tra queste si cita a titolo esemplificativo un aumento dell’1,4% del canone Rai, un aumento del 2,8% per le tariffe del gas e altri aumenti che seppur sono già stati resi noti non sono ancora stati qualificati, tra questi i pedaggi autostradali e gli ordini professionali.

Fiducia imprese manifatturiere in crescita a novembre

imprese

Sulla base dei dati diffusi dall’Isae l’indice sulla fiducia delle imprese italiane nel mese di novembre è salito a 78,8 dal 77,4 di ottobre, raggiungendo così il livello massimo da settembre 2008.

La fiducia è aumentata soprattutto tra i produttori di beni di consumo dove è stato registrato un aumento dell’indice da 83 a 85, mentre l’avanzamento è stato meno marcato per gli intermedi, passati a 77,6 da 76,1, e per i beni di investimento, a 70,2 da 69,1. La crescita della fiducia, come sempre, non è avvenuta in maniera omogenea ma in modo diverso a seconda delle diverse zone geografiche, un miglioramento più marcato ha infatti interessato l’Italia centro-settentrionale mentre nel Mezzogiorno al contrario è stato registrato un calo.

Bilancia commerciale extra Ue +117 milioni ad ottobre 2009

esportazioni

In base ai dati diffusi dall’Istat ad ottobre 2009 le esportazioni sono calate del 9,1% rispetto al mese di settembre mentre al contrario le importazioni hanno registrato un aumento dell’1,2%.

Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente i flussi commerciali con i paesi extra Ue sono diminuiti del 23,4% per le esportazioni e del 26,1% per le importazioni. Ad ottobre 2009 il saldo commerciale con i paesi extra Ue risulta positivo per 117 milioni di euro, in miglioramento rispetto al deficit di 366 milioni di euro registrato ad ottobre 2008.

Pil 2010 in crescita dell’1%, parola di Tremonti

tremonti

Buone notizie sul fronte economico arrivano dal ministro dell’economia Giulio Tremonti che è intervenuto nel corso dell’assemblea degli industriali romani e ha affermato che è possibile che nel 2010 il Pil arrivi a crescere dell’1% o addirittura al di sopra dell’1%. Per il 2009, invece, le previsioni restano piuttosto negative, come ha spiegato il ministro si prevede infatti un calo del Pil del 5% dopo aver perso il 6% negli ultimi due anni.

In ogni caso il ministro dell’economia ha ribadito quanto sostenuto dalla maggior parte degli esperti mondiali e cioè che se è vero che il 2010 sarà l’anno della ripresa è anche vero che l’economia mondiale sarà ancora caratterizzata da un’estrema debolezza e incertezza per cui è importante essere cauti nelle previsioni.

Forte crescita in Italia secondo i dati dell’Ocse

fabbrica fiat

Buone notizie per l’Italia arrivano dall’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) che sulla base delle statistiche pubblicate oggi rileva forti segnali di crescita, in particolare dai dati pubblicati emerge nel mese di settembre per l’Italia un miglioramento del superindice pari a 1,3 punti su base mensile e un miglioramento di 10,8 punti su base annua. Per quanto riguarda l’indice generale, invece, l’aumento a settembre è stato di 1,3 punti a 100,6 punti e di 3,4 punti su base annua.

Nel mese di settembre l’Ocse ha rilevato forti segnali di ripresa non soli in Italia ma anche in Francia, il Regno Unito e Cina. Questi i paesi che hanno mostrato maggiori segnali di ripresa seguiti poi da Canada e Germania.

Prezzi al consumo ottobre 2009 +0,3%

supermercato

L’Istat ha diffuso i dati provvisori relativi ai prezzi al consumo che nel mese di ottobre sono saliti dello 0,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre su base mensile la crescita è stata dello 0,1% a fronte del +0,2% di settembre.

L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA), ossia quello usato in sede europea, ad ottobre è rimasto sostanzialmente invariato allo +0,4% su base annua, mentre su base mensile è aumentato dello 0,5%.

Segnali di ripresa economica per l’Italia dall’Ocse

Ocse

La ripresa economica dei 30 paesi membri dell’Ocse (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) procede per il verso giusto, a testimoniarlo è il leading indicator pubblicato oggi dall’organizzazione e che mostra un avvio della ripresa soprattutto da parte di Italia e Francia.

L’Italia ha infatti registrato un indicatore a 106,0 rispetto al 104,0 di luglio, quello della Francia sale in agosto a 103,7 da 102,4 di luglio mentre l’indicatore relativo all’insieme dei 30 paesi si attesta a 99,2 da 97,7 del mese scorso. Per i paesi del G7, l’indicatore sale a 99,1 da 97,5.