Previsioni raccolta pubblicitaria 2011

Mediobanca prevede che nel corso del prossimo anno la raccolta pubblicitaria continuerà la sua ripresa ma ad un ritmo decisamente inferiore rispetto a quello registrato nell’anno in corso, motivo per il quale la banca ha deciso tagliare il rating di L’Espresso e Cairo Communication.

L’outlook, in particolare, prevede che nel 2011 la raccolta pubblicitaria segnerà una partenza debole e un buon recupero nella seconda parte dell’anno, per una raccolta complessiva che secondo Mediobanca registrerà una flessione dell’1,6%.

Investimenti pubblicitari luglio 2010

La seppur lieve ripresa dell’economia ha influito positivamente sull’andamento degli investimenti pubblicitari che a luglio di quest’anno sono cresciuti in modo superiore alle aspettative anche grazie ai mondiali di calcio, che hanno senza dubbio contribuito all’incremento dell’8,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Secondo quanto rilevato da Nielsen nei primi sette mesi dell’anno il mercato ha registrato una crescita del 4,9%, per un fatturato complessivo che supera i cinque miliardi di euro.

Previsioni investimenti pubblicitari 2010

Secondo i dati raccolti dall’Upa (Utenti pubblicità associati) e presentati nel corso dell’assemblea 2010, nel primo semestre dell’anno gli investimenti pubblicitari in Italia sono aumentati del 4%.

I dati sono stati diffusi mediante una nota in cui viene sottolineato che l’anno è iniziato positivamente, ma la ripresa non è ancora stabile e permane un sentimento di diffusa incertezza, per questo la previsione di chiusura 2010 è limitata ad una crescita del +2%. In ogni caso l’esercizio 2010 sarà comunque positivo rispetto al 2009, considerato l’anno peggiore nel settore degli investimenti in pubblicità e comunicazione, durante il quale c’è stata una flessione pari al 13%.

Piano triennale Rcs entro fine anno

Antonello Perricone, amministratore delegato di Rcs MediaGroup, ha fatto sapere che Rcs è pronta ad elaborare un piano triennale che sarà presentato entro la fine dell’anno, cercando quindi di far coincidere il budget 2011 con il primo anno del nuovo piano.

In ogni caso l’amministratore delegato ha sottolineato come la prudenza sia ancora d’obbligo, a suo avviso il 2010 sarà ancora un anno di forti sacrifici, nonostante gli investimenti pubblicitari abbiano mostrato un miglioramento sia in Italia che in Spagna la situazione debitoria della società è rimasta praticamente invariata rispetto allo scorso anno. Inoltre vi è a suo avviso una bassissima visibilità sulla raccolta pubblicitaria, soprattutto per quanto riguarda i quotidiani.

Titolo Rcs in crescita per ripresa raccolta pubblicitaria

Riccardo Stilli, Cfo di Rcs, ha spiegato che la raccolta pubblicitaria nel primo trimestre 2010 ha registrato una lieve ripresa sia in Italia che in Spagna, una notizia che ha fatto schizzare in alto il titolo Rcs che a Piazza Affari segna un +2,34% a quota 1,358 euro.

Stilli ha anche sottolineato che in un contesto difficile come quello attuale non è affatto trascurabile la contenuta flessione della diffusione del Corriere della Sera a seguito dell’aumento del prezzo che da gennaio è stato portato da 1,00 euro e 1,20 euro. Bene anche i libri che nei primi tre mesi dell’anno hanno registrato un incremento delle vendite del 25% circa, soprattutto in Francia.

Investimenti pubblicitari in lenta ripresa

Gli investimenti pubblicitari hanno subito un forte calo nel corso della fase più dura della crisi economica, la maggior parte delle azienda si sono viste costrette ad effettuare un taglio dei costi che nella maggior parte dei casi ha colpito dipendenti e investimenti nel settore del marketing, con l’inizio della ripresa economica le aziende dovvrebbero quindi tornare ad investire.

Le previsioni dell’Upa (Utenti pubblicità associati) parlano infatti di un segnale positivo manifestato all’inizio dell’anno, anche se si tratta solo di una lieve ripresa.

Investimenti pubblicitari Rcs in crescita secondo Mediobanca

Gli esperti sono concordi nel ritenere che nell’anno in corso si verificherà una ripresa degli investimenti pubblicitari, in particolare gli analisti di Mediobanca prevedono per Rcs un recupero della raccolta pubblicitaria soprattutto in Italia e Spagna.

A far ben sperare è soprattutto il comparto dei quotidiani che secondo le stime solo in questi due Paesi nel primo trimestre dell’anno dovrebbe far registrare un incremento del 5% circa, anche per i magazine è prevista una crescita, sebbene in misura inferiore. Se si considera l’intero 2010, invece, le previsioni vedono una crescita complessiva del 3% in Italia e del 7% in Spagna.

Investimenti pubblicitari, rallentamento del calo a novembre

nielsen

Gli ultimi dati diffusi da Nielsen mostrano in maniera evidente che la ripresa economica è in atto anche per gli investimenti pubblicitari, uno tra i settori più colpiti dalla crisi economica che ha visto la maggior parte delle imprese dover ricorrere ad un taglio dei costi, che nella maggior parte dei casi si è tradotto in un taglio degli investimenti pubblicitari.

I dati relativi ai primi undici mesi del 2009 mostrano un ulteriore diminuzione degli investimenti pubblicitari rispetto allo stesso periodo del 2008, per riuscire a capire che la ripresa è in atto anche per questo settore bisogna infatti considerare esclusivamente i dati di novembre.

Utili RCS in calo nei primi nove mesi del 2009

rcs

Il Gruppo editoriale RCS ha ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con ricavi a 1,6 miliardi, in calo del 17,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno quando si erano attestati a 1,9 miliardi. In particolare i ricavi pubblicitari sono scesi del 27,2% a 496,8 milioni, l’ebitda post oneri e proventi non ricorrenti sono calati dell’80,1% a 30,3 milioni mentre il risultato netto è stato negativo per 73,3 milioni.

L’editoria è uno dei settori più colpiti dalla crisi economica, soprattutto sul fronte degli investimenti pubblicitari che sono drasticamente calati a fronte del fatto che le aziende trovandosi costrette a tagliare i costi hanno preferito ridurre o eliminare del tutto gli investimenti nel settore pubblicitario.

L’Espresso annuncia un taglio dei costi

de benedetti

La crisi economica ha inciso pesantemente sugli investimenti pubblicitari dal momento che le grandi aziende, avendo subito un calo del fatturato, hanno deciso di includere nei vari tagli anche quello riguardante la pubblicità, che in momenti di difficoltà viene quasi considerata un lusso.

Questa situazione, quindi, crea un deficit inevitabile per tutti coloro che fanno della pubblicità una fonte di guadagno, proprio come il gruppo editoriale L’Espresso che ha annunciato un taglio dei costi dovuto al cambiamento delle condizioni del mercato e al decremento dei ricavi legati agli investimenti pubblicitari.

Investimenti pubblicitari -12% nel 2009

advertising

La crisi economica ha inciso pesantemente anche sugli investimenti pubblicitari che nel 2009 caleranno complessivamente del 12%, per poi iniziare una lenta ripresa nel 2010.

Nel primo semestre 2009, in particolare, si è registrato il calo più pesante, ossia il 18% in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, un risultato che va confrontato con quello analogo di altri paesi, tra cui il -13,5% del Regno Unito, il -12% degli Stati Uniti e il -19% della Spagna. Da questo punto di vista, invece, hanno retto meglio alla crisi economica paesi come la Germania (-1,5%) e la Francia (-3%).