
La crescita del fatturato, in particolare, è conseguenza soprattutto dell’aumento dei prezzi effettuato nel corso del 2008 per far fronte all’incremento dei costi produttivi.
La crescita del fatturato, in particolare, è conseguenza soprattutto dell’aumento dei prezzi effettuato nel corso del 2008 per far fronte all’incremento dei costi produttivi.
Ma quello che ha fatto davvero la differenza, creando un vero e proprio abisso rispetto ai risultati passati, è stato il secondo trimestre dell’anno quando l’utile netto registrato è stato di 91 milioni di euro, ossia un risultato record.
Il risultato operativo, invece è stato di 206,0 milioni di euro, ossia in calo del 10,5% , mentre il margine operativo è sceso al 14,7% dal 17,0% dello stesso periodo dello scorso anno.
La divisione investmente bank, in particolare, ha fatto registrare ricavi in aumento dell’84% a 5,3 miliardi di euro.
Si tratta di un risultato che supera del 29% quello registrato nello stesso periodo dello scorso anno ma che invece risulta essere in calo rispetto a quello registrato nel primo trimestre dell’anno, quando la banca ha raggiunto un utile pari a 2 miliardi di franchi svizzeri.
Durante l’ultimo trimestre, infatti, Google ha registrato un utile di 5,52 miliardi di dollari, ossia una crescita del 3% su base annua. Un ottimo risultato, dunque, soprattutto perchè è superiore alle previsioni che attendevano un utile di 5,49 miliardi di dollari. Nonostante questo, però, Google si è detto non è ancora soddisfatto e ha affermato che il risultato, sebbene sia superiore alle aspettative, non è ancora in grado di assicurare che la crisi economica sia definitivamente finita.
La società , infatti, si è detta convinta che per il settore tecnologico il peggio è ormai alle spalle e, nella speranza di far tacere le voci e le indiscrezioni che negli ultimi giorni circolano sui principali giornali del mondo, ha deciso di rendere note le sue previsioni di profitto relative al secondo trimestre dell’anno.
L’utile netto adjusted é stato di 1,76 miliardi, scendendo quindi del 42,4%, ma nonostante ciò è stato comunque superiore alle attese. Gli analisti, infatti, avevano previsto un utile di 1,582 miliardi, -48% rispetto allo stesso periodo del 2008.
Questo risultato, più che deludente se comparato con quello dei precedenti anni, và comunque inquadrato in un contesto economico molto difficile e in un cattivo andamento del mercato, ciorcostanza che ha influito in modo negativo anche sugli investimenti pubblicitari. La soluzione, quindi, è necessariamente quella di intervenire sui costi e, a riguardo, non è stata assolutamente esclusa una possibile vendita di alcuni periodici.
I settori colpiti sono stati praticamente tutti, compreso il settore informatico nell’ambito del quale domina la notizia odierna che riporta la chiusura da parte di Intel di ben cinque impianti, negli Stati Uniti e in Asia, con conseguente licenziamento di 6000 lavoratori.