
I proventi operativi netti si sono attestati a 4,052 miliardi, in crescita dello 0,7% rispetto al secondo trimestre, gli interessi netti sono cresciuti dello 0,3% a 2,47 miliardi, le commissioni hanno registrato una flessione del 5,5% a 1,333 miliardi mentre il trading ha prodotto un risultato positivo per 126 milioni. Gli accantonamenti e le rettifiche di valore si sono attestate a 742 milioni.
In relazione ai primi nove mesi dell’anno l’istituto bancario è riuscito a realizzare risultati in linea con quelle che erano le previsioni, con un utile netto di 2,2 miliardi di euro, contro i 2,21 miliardi stimati dal consenso e in riduzione del 2,7% rispetto ai 2,26 miliardi dei primi nove mesi del 2009. I proventi operativi netti, sempre nei primi nove mesi, sono stati pari a 12,31 miliardi di euro, in calo del 7,1% rispetto ai 13,25 miliardi di un anno fa.
Al 30 settembre il Core Tier 1 si è attestato al 7,7% e il Tier 1 all’8,9%. L’istituto, inoltre, ha fatto sapere che sulla base delle informazioni a oggi disponibili con l’applicazione di Basilea 3 si avrebbe un impatto complessivo sul Core Tier 1 di 68 centesimi di punto.
Per quanto riguarda le stime per l’anno in corso, invece, Intesa Sanpaolo si è limitata a prevedere un risultato superiore rispetto a quello dello scorso anno. Nel frattempo a Piazza Affari il titolo sale dell’1,32% a 2,4975 euro.