Crisi profonda delle borse mondiali

by Redazione Commenta

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La giornata di ieri é stata caratterizzata dal profondo rosso nelle borse che ha confermato la tendenza delle ultime settimane. L’indebolimento delle borse porta ad un rafforzamento degli asset sicuri e tra questi ci sono USD e JPY.

C’é attesa nella mattinata di oggi per la pubblicazione del dato relativo ai jobless claim nel Regno Unito che dovrebbe essere in salita peril nono mese consecutivo dando ulteriori prove di un rallentamento dell’economia globale e di un calo nei consumi interni da unire alla caduta del settore Immobiliare e alla crisi economica a livello di crescita.

Il dato dovrebbe rivelarsi in rialzo di 40k registrando la variazione mensile piú grande dal 92 e potrebbe avere notevole influenza sul GBP. Da considerare la pubblicazione del rapporto sull’inflazione che potrebbe avere molta influenza sulle quotazioni. Considerando che la settimana passata sono stati tagliati I tassi di 150pb comprendiamo che l’attenzione é maggiormente rivolta alla deflazione che sembra essere problema piú attuale rispetto all’inflazione. Se tale tendenza dovesse essere confermata ci attenderemmo un calo del GBP.


Sul fronte Europa non ci sono notizie di particolare rilevanza per oggi salvo quelli relativi alla produzione industriale.

EUR/USD: con I prezzi che si trovano al di sotto della linea di support di un triangolo é possibile che si sia completata questa fase di range e ci si prepari a breve ad un nuovo minimo che verrá raggiunto entro la fine di Novembre.

EUR/GBP: dovrebbe incontrare una resistenza a 0.8350

EUR/CHF: dovremmo assistere ad una correzione prima della caduta verso un nuovo minimo al di sotto di 1.4296. Il cross ha avuto un rally fino a 1.5175 che dovrebbe essere terminato


EUR/CAD: L’EUR/CAD dovrebbe essere toro e nei prossimi mesi dovrebbe salita a 1.6331 e successivamente 1.6959. Una caduta al di sotto di 1.4711 non altererebbe lo scenario rialzista finche non venisse rotto il supproto a 1.44

EUR/AUD: nel mese di Ottobre si é registrato un massimo a 2.1174. dopo essere sceso a 1.849 la settimana passata, c’é stato un rimbalzo di 800 pips e potremmo essere prossimi ad un minimo intorno a 1.8490. la resistenza piú importante ora si trova intorno a 1.8277.

EUR/NZD: riteniamo che si debba rafforzare. Se I prezzi dovessero calare al di sotto di 2.1024 dovremmo avere dei supporti a 2.03 e 2.0670.

USD/JPY: riteniamo che il trend sia ancora ribassista ma non é chiaro se il rally iniziato a 90.86 si sia completato. Fino a che I prezzi rimarranno al di sotto di 100.60 l’orizzonte rimane ribassista. La prova che ci dobbiamo preparare ad una nuova discesa é l’RSI.

GBP/USD: si sta formando una situazione di stabilizzazione verso 1.5259.

USD/CHF: continua la pressione verso la resistenza a breve termine e la divergenza nell’RSI dovrebbe far presagire un calo dietro l’angolo. Riteniamo che comunque ci sia una situazione rialzista “sana” che dovrebbe portare nel futuro prossimo ad ulteriori rialzi.

AUD/USD: confermiamo quanto detto ieri

NZD/USD: un breve rialzo é atteso al di sopra di 0.5742 ma potrebbe formarsi un testa spalle

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