Crollo di New York, bene lo Yen giapponese

by Redazione Commenta

dati saranno ben al di sotto del 2% obiettivo di crescita e forse ci si potrebbe attendere dei dati negativi..

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La giornata di ieri ha dimostrato ulteriore debolezza sul mercato soprattutto in seguito alla dichiarazione di Paulson che ha affermato che il governo non acquistera I mutui non liquidi. Ció ha fatto crollare la borsa di New York e ha fatto volare il JPY. Questo ha dato la riprova che gli investitori non hanno fiducia nella situazione economica attuale e soprattutto nel sistema bancario. Sulla base di questa considerazioni riteniamo si debba continuare a tenere in considerazione questa correlazione inversa tra JPY (ed in generale valute a basso rendimento) e Dow Jones.

Il USD é salito nei confronti della maggior parte delle valute, eccetto lo JPY, dando prova dello stato di salute dei mercati finanziari che ancora fatica a riprendersi dalla situazione di crisi attuale. Gli investitori continuano a dare segnali di ricerca di asset sicuri e l’andamento del USD ne é la prova.

Il GBP é sceso per la prima volta dal 2002 sotto 1.50 e il rapporto sull’inflazione in cui si legge una revisione delle previsioni sulla crescita e sull’inflazione al ribasso. La BOE ha previsto che l’economia si contrarra e I dati saranno ben al di sotto del 2% obiettivo di crescita e forse ci si potrebbe attendere dei dati negativi. Si sottolinea inoltre come ci sia il rischio di deflazione che potra essere evitato solamente con ulteriori tagli di tassi e il Governatore della BOE ha dichiarato che I tassi potrebbero scendere molto al di sotto dei livelli attuali. Il GBP/USD ha terminato il giorno sopra 1.49 e le aspettative per I tassi potrebbero far scendere ulteriormente I valori al di sotto. La prossima zona di supporto si situa in prossimita di 1.4680/147.


L’Euro ha finito la giornata in ribasso nei confronti del USD mentre é salito nei confronti del GBP. Il rapporto sull’inflazione da parte della BOE ha affossato il GBP facendo salire l’Euro. L’Euro ha cosi raggiunto I livelli piu alti da diversi anni. Il trend per l’EUR/USD rimane ribassista e la rottura di 1.2450 potrebbe far presagire l’avvicinarsi di nuovi minimi. Nelle prossime ore potrebbe esserci un po’ di volatilita a seguito della pubblicazione del report che potrebbe mostrare un contesto economico alquanto negativo per le economie della zona europra e la previsione di stime al ribasso per l’inflazione. Gli overnigh swaps giá quotano in previsione di un altro taglio nel mese di Dicembre di 50pb. Non é da escludere un ulteriore calo quindi per l’EURUSD nelle prossime 24 ore.

Questa mattina il PIL Tedesco relativo al terzo trimestre ha fatto registrar dei dati in contrazione dello 0,5% rispetto alle previsioni che davano un calo dello 0,3%. Dimostrando che la principale economia europea é in piena fase di recessione e girano voci che la BCE stia valutando un taglio di tassi anche superiori allo 0,5% che in molti pronosticano per Dicembre.


EUR/USD: la situazione attuale conferma le nostre previsioni per la prosecuzione del ribasso ed attualmente dobbiamo considerare l’importanza della resistenza situate a 1.2636. finche ci troviamo al di sotto di questo valore lo scenario viene confermato e potremo attenderci nuovi minimi.

USD/JPY: rotto il supporto situate a 96 dovrebbe essersi completato il rally e riprendere la discesa. Finche I prezzi rimarranno sotto 98.11 il trend rimane ribassista e va considerate molto probabile la possiblitá di nuovi minimi.

GBP/USD: come detto ieri il declino del GBPUSD era preannunciato per ieri visti I dati che dovevano uscire. É plausibile aspettarsi ulteriore debolezza.

USD/CHF: il USDCHF sta ancora provando a salire e potrebbe esserci un pullback a breve.

AUD/USD: la discesa al di sotto 0.6538 ha modificato lo scenario negando lo scenario rialzista a breve termine e si é indebolita la possiblitá di un rialzo verso 0.70.

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