
Questo obiettivo è, ovviamente, ambizioso ma il fatto è che da un evento di tale portata e risonanza ci si aspetta molto.
Chiaramente la volontà dei leader è quella di colllaborare perchè questa crisi finanziari, che ha improvvisamente coinvolto tutti, non giova a nessuno.
La crisi, intanto, continua ad allargarsi a macchia d’olio iniziando a coinvolgere anche quei paesi che fino ad ora ne erano rimasti quasi immuni e aggravandosi ulteriormente in quelli già colpiti.
Il mercato azionario brasiliano è in forti difficoltà e anche la situazione della Russia continua ad aggravarsi. Cina, Giappone e Germania sono seriamente a rischio dal momento che una parte consistente della loro economia è basata sulle esportazioni.
L’unica cosa che, data la gravità della situazione, appare ragionevole fare è quella trovare una soluzione immediata ed efficace. Ma non possiamo comunque dire che non si stia già provvedendo: le banche centrali hanno ridotto i tassi di interesse e hanno fornito prestiti alle banche, mentre i governi hanno pianificato tagli fiscali per cercare di stimolare l’economia. Ed è proprio questo taglio fiscale che, si pensa, sarà il tema principale del G20.
Altre misure, poi, consisteranno in ulteriori tagli dei tassi di interesse e nello stanziamento di altri pacchetti economici da parte del Fondo Monetario Internazionale, dopodichè dovrà esser adottata l’unica misura in grado di debellare completamente la crisi ed evitarne la ricoparsa: un nuovo ed efficace Regolamento Finanziario che sia in grado di disciplinare in modo corretto ed efficace il sistema bancario e finanziario.