
Azimut potrebbe monetizzare la congestione disegnata nelle ultime settimane sopra 7,20 euro, cancellando inoltre del tutto le ipotesi di un possibile breakout al ribasso.
Azimut potrebbe monetizzare la congestione disegnata nelle ultime settimane sopra 7,20 euro, cancellando inoltre del tutto le ipotesi di un possibile breakout al ribasso.
In seguito a questo movimento negativo di Prysmian, il quadro tecnico si è nettamente indebolito, e le proiezioni portano la quotazione del titolo verso quota 14-13,85 euro, addirittura con il rischio di un crollo fino in zona 13,15-13,10.
Il titolo è stato respinto dalla barriera di quota 4,95-5 euro per azione, subendo una correzione al ribasso.
Il titolo del Lingotto ha trovato un importante spazio di allungo ed ora ci sarà il decisivo test di quota 6,50 euro per azione.
I tumulti scoppiati nella parte settentrionale dell’Africa, infatti, hanno immediatamente frenato la crescita dell’indice Msci Em, che comprende i panieri azionari di ben ventiquattro paesi emergenti, tra cui figurano Russia, Cina, India e Brasile. A gennaio, infatti, l’indice ha perso l’1,31% .
In seguito il titolo ha trovato uno spazio per allungare fino a quota 9,20 euro, grazie a cinque rialzi consecutivi messi a segno nella scorsa ottava, dopo la fondamentale correzione di lunedì della settimana scorsa a quota 8,50 euro.
Ora sarà necessaria una fase di consolidamento ovviamente, dopo la quale i prezzi potranno tentare l’allungo, in un primo momento oltre quota 8,75-8,77 ed in un secondo momento oltre l’area 8,9-8,93 euro.
Ora servirà una normale pausa di consolidamento, ma visto l’andamento del titolo non servirà molto tempo perchè Prysmian possa attaccare anche i massimi di ottobre a quota 14,45-14,50 euro per azione.
Questo valore rappresenta una netta divisione tra la continuazione del trend positivo iniziato nel mese di novembre e una correzione di portata ben più grande, come si evince dall’analisi tecnica del titolo.
Le quotazioni del titolo sono arrivate al raggiungimento della resistenza chiave a 6,50-6,60 euro per azione, facendo sperare in un prossimo breakout al rialzo.
Quando si è ipotizzato il trend futuro, allora si mettono a punto le strategie speculative di compravendita da usare, per aumentare i guadagni e diminuire i rischi.
Il quadro tecnico del titolo si è rafforzato grazie ad un grande balzo avanti delle quotazioni del titolo, avvenuto come è facile notare anche dal grafico, a partire soprattutto da inizio ottobre ad oggi.
Tuttavia rimane positivo per il titolo del Lingotto il quadro di breve termine anche se prima di un nuovo tentativo di balzo in avanti servirà quasi certamente una fase laterale di consolidamento, che potrà verificarsi sopra quota 14,4-14,35 euro per azione.
Fondiaria Sai ha potuto così nel giro di poco tempo forzare le due resistenze di quota 5,70 euro per azione e di 6 euro, ed arrivare molto vicino alla barriera che si trova a quota 6,50-6,60 euro per azione.